Trentacinquemila euro per completare la stagione e dare modo al Calcio Catania di scendere in campo nelle ultime quattro partite della regular season del campionato di serie C, lasciando accesa una piccolissima fiammella di speranza per la sopravvivenza del titolo sportivo. Era questa la somma individuata in modo vano dai curatori fallimentari del club etneo nelle scorse ore e da cui hanno preso vita una serie di riunioni e consultazioni interminabili tra gli stessi curatori e il tribunale di Catania, dopo un confronto avvenuto anche con ciò che era rimasto della dirigenza rossazzurra dopo il fallimento decretato lo scorso 22 dicembre.
Tutto inutile, però, perché alla fine proprio dal palazzo di giustizia etneo si è dovuto prendere atto che l’unica possibilità rimasta era quella di decidere di staccare la spina. L’annuncio è stato dato poco dopo le 14 di oggi: piazza Verga ha deciso per la cessazione dell’esercizio provvisorio del Calcio Catania Spa.
Una nuova situazione di piena emergenza, che aveva portato tutti a cercare di capire come permettere di prolungarlo fino al termine della stagione anche attraverso altre forme di finanziamento, dopo la rottura della trattativa con Benedetto Mancini annunciata ieri dal tribunale, per inadempienza dell’imprenditore romano, che ancora insisteva per cercare di tornare in corsa e si diceva addirittura disponibile a firmare il rogito notarile fuori tempo massimo per l’acquisizione dell’asset sportivo della società rossazzurra nella serata di lunedì.
Uno spunto era arrivato da alcuni imprenditori locali, tra cui Angelo Maugeri, socio fondatore di Sigi, come ha amato definirsi a lungo prima di prendere le distanze dagli altri soci per differenza di vedute. Anche da lui era stato lanciato l’input con cui alcune aziende locali avrebbero potuto provare a coprire la somma necessaria per garantire al Catania di scendere ancora in campo. Il tribunale ha però negato questa possibilità, dichiarando con un breve comunicato stampa di aver dichiarato cessato l’esercizio provvisorio del ramo d’azienda sportivo del Calcio Catania, decretando di fatto la fine dell’avventura dei rossazzurri tra i professionisti, malgrado il Latina avesse comunque avviato le procedure per mettersi in viaggio per presentarsi al Massimino per il fischio d’inizio del match in programma domani alle 14.30.
Nel pomeriggio è arrivata anche la nota della Federazione: «Il presidente ederale, preso atto della dichiarazione di fallimento della società Calcio Catania S.p.A. pronunciata dal tribunale di Catania in data 22 dicembre 2021, con concessione dell’esercizio provvisorio successivamente prorogato sino al 19 aprile 2022 e della cessazione dell’esercizio provvisorio della società Calcio Catania S.p.A., disposta dal medesimo tribunale in data 9 aprile 2022 e comunicata dai curatori in pari data ha deliberato di revocare l’affiliazione alla fallita società Calcio Catania S.p.A., con svincolo del parco tesserati».
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