L'ultima violenza ha costretto la 56enne a chiamare per la terza volta il 112. Alla base della lite ci sarebbero le continue richieste di denaro del figlio che, nonostante la presenza dei militari, avrebbe continuato a insultare e minacciare la donna
Bronte, 22enne picchia la madre per avere più soldi «Prima o poi l’ammazzo. Stasira mi fazzu attaccari»
«Prima o poi l’ammazzo. Stasira mi fazzu attaccari (Stasera mi faccio arrestare, ndr)». Sono le parole pronunciate nei riguardi della madre da parte di un 22enne, arrestato per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione dai carabinieri di Bronte. La richiesta di aiuto della donna e madre 55enne è arrivata ieri sera al 112, quando ha riferito di essere stata aggredita dal figlio all’interno della propria abitazione. I militari, giunti sul posto, hanno trovato la donna con
evidenti segni di violenza sul volto e hanno riscontrato il danneggiamento di numerosi suppellettili dentro casa a opera del 22enne che non
ha desistito, nonostante la presenza dei carabinieri, dal proferire minacce gravi nei
confronti della madre.
La donna, amareggiata e ancora scossa per l’accaduto, ha raccontato ai militari che
l’aggressione di cui era stata vittima sarebbe l’ultima, in ordine temporale, di numerosi altri episodi minacciosi e violenti che subirebbe con cadenza settimanale da circa sette anni e
con l’intervento delle forze dell’ordine in almeno due tra i tanti episodi.
Le violenze fisiche e le pressioni psicologiche subite sarebbero state causate dalle continue richieste da parte del figlio di somme di denaro che poi il
giovane avrebbe utilizzato per acquistare sostanze stupefacenti. Il giovane è stato trasferito nel carcere catanese di Piazza Lanza fino all’udienza di convalida.