Sono stati bloccati dalla polizia che aveva ricevuto una descrizione dettagliata dei due. Dopo la perquisizione effettuata dagli agenti sono stati rinvenuti due smartphone, due carte bancomat, un portafogli e un documento di identità
Borseggi sul 101 e sull’806 Due giovani finiti in manette
La polizia ha arrestato A. D. B., 30enne palermitano e S. L. P., ritenuti responsabili, in concorso, del reato di furto. I due sono anche indagati in stato di libertà per il reato di ricettazione. Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia, ieri mattina, intorno alle 11, i poliziotti appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno ricevuto una nota via radio, riguardante un borseggio sull’autobus di linea 101 diretto a piazza Politeama, a opera di due giovani di cui si fornivano descrizioni dettagliate. Pochi minuti più tardi la locale sala operativa ha diramato un’altra nota in cui si dava segnalazione di due giovani in via Caltanissetta, corrispondenti alle descrizioni ricevute poco prima.
Gli agenti, trovandosi a pochi metri dalla quella via, hanno subito notato i due giovani, i quali alla loro vista hanno tentato di dileguarsi, accelerando il passo. Subito raggiunti, sono stati bloccati, identificati e sottoposti ad un’accurata perquisizione personale: nella tracolla del primo sono stati rinvenuti due smartphone, mentre in quella del secondo due carte bancomat. Nel frattempo, altri agenti hanno effettuato un controllo anche in un cestino dei rifiuti nei pressi del luogo dell’intervento, avendo notato che i due ragazzi vi si erano avvicinati in precedenza: ritrovato così un portafogli di colore marrone al cui interno vi era un documento d’identità appartenente alla vittima di un precedente borseggio. I due giovani avrebbero ammesso quindi di aver perpetrato alcuni borseggi su diversi autobus di linea come il 101 e l’806.
I malviventi, sono stati condotti presso gli uffici di polizia e dopo gli accertamenti di rito sono stati arrestati perché colti in flagranza del reato di furto in concorso. Uno di loro è stato poi segnalato alla Prefettura, in quanto durante le fasi della perquisizione, gli è stata rinvenuta addosso una modesta quantità di hashish, subito sequestrata. Tutta la refurtiva rinvenuta, eccetto uno smartphone Apple bloccato dal sistema di sicurezza, è stata restituita ai legittimi proprietari.