La coppia, di nazionalità albanese, si era ricongiunta in paese tre anni fa. Da quel momento però è iniziata una spirale di violenze e aggressioni interrotta lo scorso 25 gennaio dai carabinieri. Figli e moglie lavoravano mentre l'uomo trascorreva le giornate al bar
Biancavilla, pugni e violenze dal marito alcolizzato Donna fugge di casa e denuncia: arrestato 42enne
Si era ubriacato al bar del paese e poi, una volta rientrato a casa, ha sfogato la sua rabbia insensata sulla moglie e sui figli. Per lui però sono scattate le manette. I carabinieri di Biancavilla hanno infatti arrestato un 46enne di nazionalità albanese poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce aggravate nei confronti della donna, sua connazionale di 42 anni.
Tutto si è scatenato, come ricostruiscono le forze dell’ordine, lo scorso 25 gennaio. Al ritorno a casa l’uomo, in preda all’alcol, ha iniziato a inveire senza ragione contro la moglie e il figlio maggiorenne. Il litigio si è scatenato davanti all’altro figlio, di sette anni, che il padre ha tentato di colpire scagliandogli contro una bombola del gas. La donna a quel punto ha tentato a fermare il marito fuori controllo che ha reagito tirandole i capelli e colpendola con schiaffi e pugni in diverse parti del corpo. È così scattata la fuga della moglie, terrorizzata, verso l’ospedale di Biancavilla. A quel punto la 42enne, colpita da un pugno allo zigomo che le è costato un ematoma, ha chiesto aiuto ai carabinieri. I militari in breve hanno rintracciato l’aggressore, bloccato proprio mentre faceva rientro nella sua abitazione.
La donna, sentendosi finalmente al sicuro, ha deciso di denunciare il coniuge raccontando di violenze e prevaricazioni patite negli ultimi anni. Da poco la 42enne si era trasferita in Italia proprio per ricongiungersi al coniuge, sposato 23 anni fa, da cui aveva avuto quattro figli di cui tre ancora minorenni. Il marito, senza un’occupazione fissa, l’avrebbe anche costretta a lavorare come badante e collaboratrice domestica. Stessa sorte per la figlia di 16 anni (impegnata anche a frequentare una scuola serale) e per il primogenito. Nel frattempo l’uomo avrebbe sperperato il denaro con gli amici al bar da dove, ogni volta, ritornava ubriaco per vessare la moglie con insulti, minacce di morte e percosse. I carabinieri hanno poi acquisito altri referti dall’ospedale che avvalorano il racconto. La donna era già stata medicata per delle lesioni riconducibili agli atti di violenza subiti.
Il 46enne, su disposizione del magistrato di turno, è stato rinchiuso nel carcere di piazza Lanza a Catania dove, dopo la convalida da parte del giudice per le indagini preliminari, rimane in custodia cautelare.