Prosegue il processo Reset. A essere giudicati con il rito ordinario sono Angelo Girasole, Alberto Gravagna e Alfio Petralia, tutti e tre arrestati nell'aprile del 2017. Altri tre soggetti sono stati condannati in primo grado lo scorso ottobre con rito abbreviato
Biancavilla, nuove condanne per il pizzo dei funerali Oltre 23 anni di carcere per le accuse di estorsione
Va avanti il processo Reset. È di ieri la notizia che sono stati condannati in primo grado con rito ordinario Angelo Girasole, Alberto Gravagna e Alfio Petralia. I tre sono stati arrestati nell’aprile del 2017 nella prosecuzione dell’operazione Onda d’urto che, a dicembre del 2016, aveva coinvolto undici persone che imponevano il pagamento di denaro a titolo di protezione a un imprenditore di pompe funebri di Biancavilla.
La seconda sezione penale, presieduta da Roberto Camilleri, ha inflitto una pena a otto anni di reclusione a Girasole e Gravagna, e una multa di 3.000 euro ciascuno; per Petralia sette anni e sei mesi di carcere e una multa di 2.500 euro. Alle parti civili – il titolare dell’impresa funebre, il Comune di Biancavilla e l’associazione antiracket e antiusura Libera Impresa – è stato riconosciuto un risarcimento danni di 5.000 euro ciascuna.
Nell’ottobre dello scorso anno, Carmelo Vercoco, Alfio Muscia e Vincenzo Monforte sono stati condannati in primo grado con rito abbreviato. Determinante per le indagini è stata la collaborazione della vittima. Il 5 dicembre prossimo si aprirà il processo d’appello per i condannati con rito abbreviato nell’ambito delle operazioni Onda d’urto e Reset.