Il Comune parla di un solo caso, mentre le testimonianze svelano l'entità dell'accaduto. Le esche si concentrerebbero fra via Trapani, via De Gasperi e via Gramsci. I vigili urbani sperano di individuare i colpevoli attraverso le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona
Biancavilla, cinque cani avvelenati in 36 ore Attivista: «Qui non si attua sensibilizzazione»
A Biancavilla c’è chi la definisce una vera e propria strage. Nelle ultime 36 ore sarebbero stati avvelenati lameno cinque cani, anche se ufficialmente la polizia municipale parla di un solo esemplare, di nome Luna, ritrovata in via Nicolosi. La carcassa è stata inviata all’Istituto zooprofilattico per l’esame dei medici veterinari, cosi come l’esca trovata lì vicino.
Angelica Petrina della locale sezione della Lav da invece l’idea dell’estensione dell’accaduto: «I residenti della zona di via Trapani, via De Gasperi e via Gramsci, avrebbero trovato morti questi 4-5 cani, due dei quali di proprietà». Secondo l’attivista tutto ciò sarebbe il risultato della scarsa sensibilizzazione fatta dal Comune nel contrasto al randagismo: «C’è da dire però – prosegue – che al momento i vigili si sono attivati per individuare i colpevoli». Nella zona delle esche infatti sono diverse numerose telecamere di sorveglianza.
Il Comune intanto ha piazzato una serie di avvisi sulla «probabile presenza di esche o di bocconi avvelenati nella zona». L’ufficio stampa dell’ente, poi, evidenzia come «gli agenti lavorano per individuare i responsabili di questa violenza insensata, l’ente si è sempre attivata per contrastare il randagismo come la recente iniziativa sull’adozione canina».