Il Comune di Palermo intende promuovere così l'utilizzo a fini sociali degli immobili e dei terreni oggetto dei bandi. Adottata per entrambi la medesima metodologia di presentazione delle istanze tramite procedura certificata online, con una divisione in due fasi
Beni confiscati, arrivano due nuovi bandi Via a progetti per 46 immobili e 32 terreni
Arrivano due nuovi bandi per l’assegnazione di beni confiscati alla criminalità organizzata. Il Comune di Palermo promuove, mediante la presentazione di specifici progetti, il loro utilizzo a fini sociali. In particolare il primo tratta l’assegnazione di terreni e il secondo riguarda immobili già assegnati in passato senza gara e con concessioni scadute o in scadenza. Sono già pubblicati sull’albo pretorio.
Gli immobili sono
46 fra uffici, magazzini e ville, mentre i terreni sono 32. Lo rende noto l’Amministrazione comunale di Palermo sottolineando che possono avanzare l’istanza di concessione, i soggetti di Comunità anche giovanili, Enti, associazioni rappresentative degli enti locali, organizzazione di volontariato, cooperative sociali, comunità’ terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendente, associazione di protezione ambientali riconosciute, operatori dell’agricoltura sociale riconosciuti.In particolare per i terreni, i progetti cui dovranno essere destinati dovranno avere finalità sociali, ambientali o di protezione civile. Per gli immobili invece previste finalità sociali, ambientali, culturali, educativo, ludico-ricreativo e di protezione civile.
Adottata per entrambi i bandi la medesima metodologia di presentazione delle istanze tramite
procedura certificata online, con una divisione in due fasi: la prima che terminerà il 14 ottobre per i terreni e il 30 settembre per i beni già assegnati prevede unicamente la presentazione della documentazione amministrativa comprovante il possesso dei requisiti formali. Nella seconda fase, i cui tempi saranno decisi sulla base della valutazione della prima fase, è prevista l’assegnazione a ciascun potenziale beneficiario di una password con cui accedere ad una sezione dedicata del sito comunale, da cui si potranno vedere le schede dei beni, per prenotare una visita che permetta di avere informazioni sullo stato e sulla realizzabilità dei progetti. Da qui poi si giungerà’ alla definitiva presentazione dei progetti che saranno valutati da una apposita commissione per la compilazione delle graduatorie.
Nella formulazione di queste ultime si terrà conto della qualità dei progetti, dell’esperienza dei richiedenti, dell’aderenza alle finalità di legge e, nel caso dei terreni, sarà dato un punteggio integrativo (15/100) a coloro che non hanno attualmente beni assegnati dal Comune. Al contrario, nel caso dei beni già assegnati in precedenza senza bando, sarà dato un punteggio integrativo (20/100) a quei soggetti che hanno già avuto beni, svolgendovi correttamente le proprie attività ed investendo anche nella loro miglioria.
Per l’Assessore Luciano Abbonato «dopo la felice esperienza dell’ultimo bando che ha visto soddisfare le esigenze di decine di soggetti non profit, che potranno realizzare negli immobili comunali i propri importanti progetti ed attività di valenza sociale, si apre una ulteriore possibilità per altre organizzazioni senza fini di lucro, con una procedura che garantisce la massima trasparenza e che, come avvenuto in precedenza, ci fa sperare in tempi molto rapidi per la definitiva assegnazione.
Con questi bandi – conclude inoltre Abbonato – l’Amministrazione in modo chiaro ed inequivocabile conferma infine la propria volontà di individuare i concessionari sempre in modo pubblico attraverso bandi».
Il Sindaco Leoluca Orlando ha sottolineato ancora una volta che «i numeri di questi due bandi si sommano ai 59 immobili destinati ad attività non-profit con finalità sociali e 72 appartamenti destinati all’emergenza abitativa dal 2012 e confermano il grande impegno dell’Amministrazione comunale per il corretto e positivo utilizzo dei beni confiscati. Un impegno che è in linea con il dettato della legge Rognoni-La Torre e che rende giustizia a tutta la collettività del grave danno che su tutti i piani subisce dalla mafia e da ogni forma di criminalità organizzata. Un plauso va anche rivolto agli Uffici dell’Amministrazione ed alla Sispi che hanno elaborato una metodologia di presentazione delle istanze che in modo inquivocabile rende tutta la procedura trasparente e verificabile».