Intenti chiari e azione diretta, senza troppi fronzoli. Il Coordinamento universitario catanese guarda al concreto, avviando stamane l’occupazione dei locali del Monastero dei Benedettini che fino a qualche anno fa ospitavano il bar e degli spazi studio per studenti. Dalla chiusura del ristoro, però, solo polvere e tanto materiale accatastato occupa la superficie delle varie stanze, che invece si vorrebbe rivitalizzare riaprendone le porte. L’edificio, peraltro, non è inagibile né gravato da altre limitazioni. E così è toccato farlo proprio agli attivisti del movimento. La parola d’ordine di questo autunno è ben precisa: stop agli sprechi nell’Ateneo catanese. Gli studenti, nelle scorse settimane, avevano già posto l’attenzione sul tema degli affitti che gravano sui conti dell’Università di Catania. Una pesante voce di bilancio che spesso non si tramuta in servizi e strutture efficienti per iscritti e non. Occorre ottimizzare l’impiego delle risorse dell’Ateneo, sia quelle economiche e lo stesso patrimonio già nella disponibilità dell’ente. I locali del vecchio bar dei Benedettini fanno parte di questo insieme di beni inutilizzato o sottoutilizzato.
L’occupazione serve ad attirare l’attenzione dell’amministrazione universitaria, ma anche a presentare il progetto Unilab: al posto del bar, il Coordinamento immagina «Un laboratorio di co-working utile alla collaborazione tra studenti, dottorandi, ricercatori e docenti – spiegano gli attivisti – ma anche un luogo di studio che possa aggiungere dei posti a sedere ai pochi di cui si dispone ai Benedettini ed un luogo in cui gli studenti, grazie ad uno sportello di mutuo aiuto, possano confrontarsi sulle problematiche logistico-burocratiche dell’università».
Con l’azione di protesta si andrò avanti sino a quando «Non avremo garanzie certe sulla riapertura di questi spazi», dichiara Lara Torrisi del Coordinamento. La proposta sul futuro dell’ex bar ed il nodo sprechi sono infatti già sul tavolo del rettore Francesco Basile, che dovrebbe incontrare il Coordinamento nel pomeriggio di oggi. «Abbiamo fiducia nel rettore, perché di nuovo insediamento e perché abbiamo instaurato un dialogo – spiega Torrisi – però è chiaro che finché non avremo certezze, dopo le promesse degli ultimi anni, resteremo qui».
«Alla fine, una novità neanche troppo nuova». Parole di Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, uno…
Era rimasta folgorata mentre stava lavorando in una trattoria in corso dei Mille a Palermo. Dopo…
Stamattina a Catania si è sviluppato un incendio in un'abitazione al piano terra di uno…
Furto con spaccata all'alba di stamane a Palermo, in via Ruggero Settimo. I ladri hanno preso di mira…
Una bambina di 11 anni è stata salvata al largo di Lampedusa: sarebbe l'unica sopravvissuta…
La corte d'assise d'appello di Firenze ha condannato Alessandro Panella e Luigi Zabara, accusati di…