«Capitale italiana della cultura non è un cartellone e
Ballarò Buskers non è un evento ma sono il frutto di un percorso che ci sta consentendo di pensare diversamente come vivere la nostra città. La cultura è il punto di partenza per un vero cambiamento. Tutto questo ha reso Palermo polo di attrazione tra i più importanti d’Italia». Con queste parole l’assessore comunale alla Cultura Andrea Cusumano ha cercato di restituire un senso autentico alla terza edizione Festival internazionale di circo contemporaneo e arti di strada che si terrà il 19, 20 e 21 ottobre al Mercato storico di Ballarò.
Quest’anno il festival è inserito all’interno proprio della programmazione di
Palermo Capitale della Cultura. Tra le strette vie e le piazze colorate di una zona del centro storico in piena rinascita si terrà la tre giorni all’insegna delle arti circensi, della musica, della poesia, del teatro, dei laboratori per bambini, ma anche dell’artigianato a cura di Alab, dell’editoria e delle feste. Ad ospitare 87 artisti tra bande, gruppi musicali, cantanti, attori, saltimbanchi, giocolieri, danzatori, performer e artisti, le piazze Santa Chiara, Mediterraneo, Casa Professa, Ballarò e Brunaccini, alle quali quest’anno si aggiungono salita Raffadali e piazza Carmine dove da mesi è in corso il ripristino del mercato coperto.
Proprio in quest’ultima piazza
la Rap, che supporta gli organizzatori nelle varie attività, ha fatto negli ultimi giorni un lavoro di bonifica che ha consentito agli organizzatori di allestire i preparativi per ospitare le performance del festival. «Siamo qui a supportarvi – dice l’ingegnere Cutrone della Rap – ma è un pretesto per dire che siamo accanto a Ballarò. Cercare di tenere pulito il mercato. Su questi quartieri sarà avviato il porta a porta fin dalla prossima settimana con l’avvio della raccolta differenziata».
«Il mercato c’è e ha voglia di esserci –
dice il presidente della Prima Circoscrizione Massimo Castiglia -. Non è stato semplice ma l’idea di trasformare Ballarò in un’isola pedonale gigante è dare l’esempio di come potrà essere questo quartiere tra venti anni». Grazie all’intervento della Rap in piazza Carmine «è stato possibile spostare lì gli spettacoli – aggiunge Castiglia – prima era una vera e propria discarica». Il presidente della prima circoscrizione ha poi fatto sapere che è pronta l’ordinanza che istituisce la «Ztl mercato storico di Ballarò entro il mese di ottobre e sarà attiva già dai primi di novembre. Assistiamo quotidianamente a centinaia di turisti che passano da qui ma oltre a loro dobbiamo riportare i palermitani a fare la spesa al mercato. Iniziamo a ragionare a una task force dei mercati storici. Questo festival non invade il territorio e se ne va ma è un festival di comunità. Per le famiglie palermitane». La Ztl sarà in vigore dalla mattina fino alle 21 di sera e poi tornerà a essere percorribile, «una Ztl dentro Ztl, i confini vanno da piazza Ballarò fino a corso Tukory e poi c’è la strada alle spalle dell’arco di Cutò».
La terza edizione di Ballarò Buskers quest’anno è gemellata con il
Muja Buskers ed è stata realizzata «a braccetto con l’amministrazione comunale – afferma Marco Sorrentino presidente dell’associazione Ballarò Buskers – e grazie a un contributo della fondazione Sant’Elia, delle associazioni, botteghe e degli abitanti del quartiere-mercato. Il logo del festival rappresenta il classico coppo usato come megafono che deve essere pieno di belle realtà artigianali, artistiche e storiche che vanno incentivate e restituite alla città».
«Esprimiamo soddisfazione perché il decreto approvato è frutto di un proficuo confronto istituzionale con il…
Dopo il caso Auteri, una vicenda che sembra simile vede come protagonista un altro deputato…
Sanzioni per 100mila euro. A Catania un'ispezione che si è svolta nei giorni scorsi ha…
«Il batterio presente in rete costituisce fattore di rischio significativo per l'acqua in distribuzione». È…
Avrebbe violentato una donna dopo averle offerto un passaggio in auto. A Trabia, in provincia…
E alla fine sono volati gli stracci. Ma questo potrebbe essere soltanto l'inizio. Quasi un…