Ballarò, arriva il Grande fratello in formato wi-fi Connesso a questura, ma non sorveglia il mercato

Da una parte la connessione wireless accessibile a tutti, lungo la parte di via Maqueda che va dai Quattro Canti alla Stazione centrale e le vie traverse, dall’altra una trentina di impianti di videocontrollo che dovranno servire a garantire la sicurezza di Ballarò. È il progetto pilota che ha visto la partnership tra l’ex municipalizzata Sispi e la multinazionale del settore Cisco: attivo da giovedì scorso e presentato in pompa magna venerdì 19 a Casa Professa, il piano del Comune prevede al momento il wi-fi gratuito che arriva a ridosso del mercato di Ballarò. E che amplia le zone della città che offrono questo servizio: da piazza Marina al teatro Massimo al Politeama. Il prossimo obiettivo è di dotare l’intero percorso arabo-normanno di connessione gratuita. 

Un servizio sempre più richiesto in città, a fronte del quale il Comune ha collegato l’installazione di trenta telecamere che vigileranno sulla parte bassa di via Maqueda e zone affini. Anche qui l’obiettivo dichiarato è di estendere la copertura della videosorveglianza ad altre parti della città, per arrivare a un totale di 100 telecamere. Come conferma Gabriele Marchese, capo area dell’Innovazione Tecnologica e della Comunicazione per il Comune: «Le nuove installazioni rientrano in un progetto sicurezza che è collegato con la questura e il comitato per l’ordine e la sicurezza. L’idea è di allargare questa iniziativa a gran parte del centro storico e all’intera città». 

Un servizio che esaudisce un diritto e allo stesso tempo significa ulteriore controllo del territorio. Come potrebbe reagire il quartiere di Ballarò? «Certo, ci sono mondi che si scontrano su questa iniziativa – afferma Massimo Castiglia, dell’associazione Sos Ballarò e candidato come presidente di circoscrizione per la lista Sinistra Comune -. Di certo sono le telecamere che hanno permesso di identificare ad esempio gli estorsori dei commercianti bengalesi che hanno denunciato il pizzo l’anno scorso. Quella parte di via Maqueda sta già rinascendo, tra una strada che è semipedonale e nuove attività che aprono». E se una centralina, in quanto videocamera, venisse danneggiata salterebbe l’intera sistema? «No, si tratta di uno dei sistemi più avanzati al mondo – assicura il dirigente comunale – se dovesse essere colpita una centralina il sistema non si interrompe. Praticamente ogni telecamera ha un sistema wi-fi, all’interno non vengono conservate le immagini ma vengono trasmesse a un sistema centrale collegato con la questura».

Andrea Turco

Recent Posts

Messina, sequestrate due sale operatorie dell’ospedale Papardo per morti sospette

Due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Papardo di Messina sono state sequestrate dai carabinieri del…

2 ore ago

Catania, scoperta sala giochi abusiva: sanzioni per 132mila euro

Sanzioni per un totale di 132mila euro sono state applicate a Catania dalla polizia ai titolari di…

2 ore ago

Dalla rapina al revenge porn, 19 provvedimenti da parte della questora di Caltanissetta

Fogli di via, ammonimenti, avvisi orali e daspo urbano. La questora di Caltanissetta, Pinuccia Albertina…

2 ore ago

Cianciana, giudizio immediato per il 35enne che tentò di uccidere moglie e figli

Giudizio immediato nei confronti di Daniele Alba, meccanico di 35 anni di Cianciana, nell'Agrigentino, che…

5 ore ago

Ars, lo conferma anche la Cassazione: Giuseppe Bica resta deputato

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Nicola Catania confermando definitivamente l’elezione…

5 ore ago

Servizi sociali, i Comuni non spendono i soldi e Roma manda i commissari. Anci Sicilia: «Colpa di un meccanismo sbagliato»

Lo scorso 18 ottobre sono arrivate da Roma, dagli uffici del ministero dell'Interno, in concerto…

9 ore ago