Non accenna a placarsi la polemica in casa Palermo. Quanto dichiarato dal capitano, Stefano Sorrentino, due settimane fa – al termine della gara vinta a Verona – comincia ad avere ripercussioni a distanza di due settimane. Allora il portiere “esonerò” Davide Ballardini in diretta tv, affermando che «nessuno poteva toccare l’integrità della squadra. Chi lo ha fatto o lo farà, dovrà vedersela con me. La squadra ha giocato da sola, ha vinto preparando una gara che valeva sei punti nel migliore dei modi». Parole dure, indubbiamente, che avevano fatto capire come mister Ballardini avesse perso la fiducia dell’intera squadra. O, almeno, di parte di essa.
Nel frattempo il tecnico è stato esonerato – al suo posto è arrivato l’argentino Guillermo Barros Schelotto – e appena due giorni fa ha firmato la risoluzione consensuale con la società rosanero. Poi è però passato al contrattacco, spiegando cosa fosse successo prima della gara contro i gialloblu: «Sabato mattina – dice il tecnico a Sky Sport – c’è stato un confronto fra me e i due portieri (Sorrentino e Colombi, ndr) e ho detto loro che avevo il dubbio se far giocare l’uno o l’altro, poi c’è stato un confronto aspro e da lì ci sono state delle offese gravi. Per questo andrò per la giustizia ordinaria». La versione dell’allenatore appare abbastanza chiara. Facile intuire i protagonisti della vicenda, ma, se ce ne fosse bisogno, Ballardini chiarisce ancora: «C’è stata una situazione con Sorrentino e pochi altri. È stato qualcosa di spiacevole. Il presidente doveva prendere una decisione e ha preso questa».
Le acque in casa rosanero, insomma, appaiono tutt’altro che calme. Ballardini ha voluto rispondere a Sorrentino in maniera dura, non prima di aver chiarito però cosa è successo durante il ritiro a Coccaglio che ha preceduto la trasferta in casa gialloblu: «Vedendo le partite disputate, ho detto di avere un dubbio su chi far giocare in porta: tra i tanti perché per esempio anche Gilardino a volte ha giocato dall’inizio e altre no. E c’è una reazione da parte di Sorrentino che va al di là del rispetto alla persona e alla professione». A questo punto, il tecnico si mostra più che mai convinto ad adire le vie legali: «Quelle che sono state dette sono frasi gravi, ma verranno esaminate in un’altra sede. Ho chi mi assiste, l’Avvocato Grassani, e vedremo in seguito».
Una vicenda senza dubbio controversa e che si arricchisce, dunque, di un nuovo capitolo. «Io faccio l’allenatore, fino alle 23 del giorno prima eravamo lì a preparare i fogli sulle palle inattive. Il giorno della partita io e i miei collaboratori abbiamo parlato ai giocatori individualmente». Il tecnico non si dice pentito, comunque, di essere tornato in Sicilia dichiarando falsa anche l’ipotesi secondo la quale l’intera squadra fosse contro di lui: «Una ventina di giocatori mi ha mandato dei messaggi di ringraziamento. Io – conclude Ballardini – a Palermo sto bene. Ma quando uno decide di allenare qui sa che carattere ha Zamparini, che mi ha scritto dichiarandosi dispiaciuto».
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