Otto le persone individuate dai militari dell'arma, responsabili di 16 furti nel 2017. Il modus operandi era sempre uguale. Una persona era stata minacciata con una mazza da baseball quando si era accorta dei loro sopralluoghi. Guarda il video
Bagheria, sgominata banda di ladri d’appartamento A individuare le case da depredare era una donna
Era una donna a studiare le vittime e individuare le case da razziare. E, insieme alla banda di ladri con i quali operava, era diventata l’incubo dei cittadini. E’ quel che emerge dall’operazione dei carabinieri della stazione di Bagheria che ha consentito di sgominare una banda di topi d’appartamento. Otto le misure cautelari emesse dal gip di Termini Imerese su richiesta della locale procura eseguite dai militari a Bagheria e Alcamo, nel Palermitano.
Sedici complessivamente i colpi ricostruiti dagli investigatori dell’arma e messi a segno a Bagheria e nei Comuni limitrofi, nel periodo compreso tra luglio e dicembre 2017. Gli investigatori hanno scoperto che era una 40enne di Bagheria, anche lei destinataria di una misura cautelare, ad occuparsi di individuare i bersagli da colpire. La donna studiava le vittime e le loro abitudini, informandosi, in particolare, sull’esistenza di eventi come matrimoni o altre cerimonie religiose che lasciavano presupporre l’assenza prolungata da casa e indicando ai complici il momento più opportuno per consumare il furto. Per tutti e otto i destinatari delle misure cautelari l’accusa a vario titolo è di furto aggravato, furto in abitazione, minaccia aggravata, danneggiamento, lesioni personali aggravate.
In alcune circostanze è stato possibile procedere al recupero della refurtiva asportata durante i furti, individuando alcuni dei canali di ricettazione utilizzati dal gruppo. Inoltre, le attività investigative hanno consentito di appurare come in una circostanza alcuni indagati, dopo essere stati visti da un cittadino armeggiare in maniera sospetta nei pressi di un’abitazione, avessero minacciato di morte e malmenato quest’ultimo con una mazza da baseball, in quanto responsabile di aver chiamato le forze dell’ordine.
Per l’esecuzione dei provvedimenti sono stati impegnati circa 60 carabinieri, con l’ausilio di un elicottero del nono nucleo elicotteri di Palermo.