Forza Italia lascia la seduta e salta in Consiglio comunale l’audizione del presidente della Reset, Antonio Perniciaro Spatrisano. La presenza di quest’ultimo e dell’assessore competente Sergio Marino non sono state ritenute sufficienti per discutere lo stato di salute dell’azienda dal capogruppo forzista Giulio Tantillo, che aveva chiesto che in aula ci fossero anche il collegio dei revisori dei conti, tutto il consiglio di amministrazione e i dirigenti. Durante il suo intervento, il consigliere di opposizione ha duramente attaccato la gestione dell’azienda: «Reset deve rendere conto di ciò che fa a questa assemblea, che, ricordo, rappresenta la città», ha detto Tantillo nel suo intervento. «Non si può pensare che si decida tutto al tavolo dell’azienda. Non abbiamo i piani di gestione della Città dei ragazzi, delle ville storiche».
Nel corso della seduta si è cercato un compromesso per trovare il modo di proseguire i lavori. Il consigliere Felice Bruscia ha condiviso la validità di alcune richieste avanzate da Tantillo e ha proposto rinviare l’audizione per procedere col prelievo di un’altra delibera. Aurelio Scavone, capogruppo d M139 – il movimento che sostiene il sindaco a Sala delle Lapidi – aveva invece sottolineato l’opportunità di ascoltare comunque Perniciaro Spatrisano. «Sono presenti il presidente della Reset e l’assessore competente, è garantito il diritto di audizione», ha detto l’orlandiano. «Manca il collegio dei revisori, che per altro ha giustificato la propria assenza e che è una struttura indipendente da questa amministrazione. Possiamo comunque ascoltare Perniciaro Spatrisano».
La ferma opposizione di Forza Italia ha costretto il presidente del consiglio a convocare i capigruppo al tavolo della presidenza per stabilire l’ordine dei lavori. Alla ripresa della seduta è stata data la parola all’assessore Marino, che ha illustrato la relazione sullo stato di salute della Reset, circostanza che però non ha placato gli animi. Ancora una volta è stato il consigliere Tantillo a prendere la parola, ribadendo la sua ferma volontà di «non dare vantaggi a nessuno». Proprio quando Salvatore Orlando stava per chiamare il presidente della Reset per esporre la propria relazione, Tantillo ha chiesto la verifica del numero legale che, senza la presenza del gruppo di Forza Italia, è venuto meno. La seduta, pertanto è stata rinviata a domani.
Non tutti i consiglieri d’opposizione hanno condiviso l’atteggiamento di Forza Italia. Per Paolo Caracausi di Italia dei Valori e capogruppo di Insieme per Palermo, «ascoltare il presidente della Reset sarebbe stato un atto di cortesia verso lo stesso, intervenuto a Sala delle Lapidi. Inoltre avremmo lavorato per la città in maniera più proficua. In questo modo, invece, si è perso del tempo prezioso, tolto ad altre attività consiliari e alle alle delibere che devono essere votate».
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