Si era vista costretta a fare a meno dei bagagli, che erano arrivati in parte dopo tre giorni di crociera, in parte il pomeriggio del penultimo giorno di vacanza. E il giudice di Pace di Catania Laura Milazzo ha condannato la Costa Crociere e l’Alitalia al risarcimento nei confronti di una donna di Catania che, aveva acquistato una crociera di otto giorni nel Nord Europa per lei ed i suoi due figli. Lo ha reso noto Confconsumatori, che ha assistito la famiglia. In particolare è stato riconosciuto il risarcimento di 500 euro ciascuno per la signora e la figlia e di 300 euro per il figlio che aveva ricevuto per primo la valigia con tutti i propri effetti. La vicenda risale all‘estate del 2012, quando madre e figli partirono in vacanza per una crociera di otto giorni denominata Grandi città del Baltico che prevedeva anche il trasferimento in aereo da Catania a Roma e da Roma a Copenaghen. I bagagli, regolarmente imbarcati a Catania ma non sono mai arrivati nell’aeroporto della capitale danese.
La signora, al ritorno a casa, ha quindi inoltrato una richiesta di risarcimento alla Costa crociere. Dopo il rifiuto, la donna ha deciso di citare in giudizio la compagnia, che ha sua volta chiamato in causa la compagnia aerea. Nel corso del giudizio è stato confermato come i turisti hanno dovuto privarsi dei propri beni ed effetti personali per almeno la metà della crociera e come due su tre passeggeri per l’intera crociera hanno dovuto fare a meno di ulteriori beni, anche non di prima necessità. La Confconsumatori sottolinea come il giudice, applicando l’articolo 43 del codice dei Turismo, «ha sancito che la crociera è a tutti gli effetti un pacchetto turistico e che, quindi, dei danni sofferti dai turisti risponde l’organizzatore, in questo caso la compagnia di crociere, che è stata condannata al risarcimento danni, fatto salvo il diritto di rivalersi nei confronti della compagnia aerea, che è stata anch’essa condannata in solido». «Si tratta – ha commentato il presidente di Confconsumatori Sicilia, avvocato Carmelo Calì – di un’importante sentenza a favore dei turisti in un settore, quello delle crociere, dove ancora vige molta incertezza e le società cercano di sottrarsi ai propri obblighi cercando di scaricarli su altri e sostenendo di non essere tenute al
risarcimento».
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