È il profilo dell'ex governatore siciliano tracciato dal gup Marina Rizza nella sentenza che lo ha condannato a sei anni e otto mesi per concorso esterno in associazione mafiosa. «Mediatore» e «moderatore», scrive il giudice, degli interessi imprenditoriali e criminali della provincia etnea. Mentre teneva in riga i suoi fedeli amministratori. Tra summit, sms e passeggiate a braccetto