«Modalità di cessione e valore di stima», «effetti reali sul bilancio comunale», «prospettive dei lavoratori». Tre interrogativi su un solo tema: la cessione dell’Asec Trade, la società partecipata del Comune di Catania dedicata alla vendita di energia che rientra tra le partecipate inserite nel piano di riordino presentato pochi mesi fa dall’amministrazione guidata dal sindaco Enzo Bianco. I temi sono stati sollevati dal consigliere comunale del Partito democratico Niccolò Notarbartolo attraverso un’interpellanza presentata venerdì. Ma la presidente Francesca Garigliano respinge i rilievi: «I dati economici della società sono in crescita».
Il consigliere ricostruisce lo stato delle finanze della società. «Fino all’esercizio 2012 la società Asec Trade srl ha prodotto utili per svariate centinaia di migliaia di euro», scrive Notarbartolo. Nel 2011 il bilancio segnava 570mila euro, l’anno successivo quasi 970mila euro. Ma negli ultimi due anni gli introiti sono in calo dell’86 per cento, analizza Notarbartolo: 120mila euro nel 2013 e 88mila euro l’anno scorso. Secondo i dati della giunta Bianco «il numero dei contratti in essere della società Asec Trade è di poco superiore ai 40mila euro», con un valore di mercato che varia tra 200-250 euro ciascuno. In totale, il patrimonio netto ammonta a oltre cinque milioni 166mila euro.
«Non può non destare perplessità il fatto che una società che ha un fatturato di oltre 25 milioni di euro e sopporta bassissimi costi per investimenti e per il personale, sono 15 i dipendenti, ottenga utili di esercizio così risicati», sottolinea Niccolò Notarbartolo. È «incomprensibile una simile contrazione degli utili a fronte di un numero di utenze che non ha avuto flessioni significative». Il valore stimato della società da parte dell’assessore al Patrimonio Giuseppe Girlando è di «30 milioni di euro», riporta il consigliere. Una valutazione che – «in considerazione dei bilanci aziendali e alla luce dello storico» – apparirebbe «quanto meno fantasiosa», sostiene Notarbartolo. Perché «non giustificata né dalle capacità reddituali dell’azienda, né da una semplice valutazione patrimoniale».
Per questo motivo Niccolò Notarbartolo chiede «perché l’assessore ritenga che la cessione di una partecipata indiretta possa avere immediate ricadute positive sul bilancio comunale in grado di consentire il recupero di risorse tali da sopperire al taglio di trasferimenti statali». Altro nodo da sciogliere è «l’attuale mancanza dei requisiti necessari alla partecipazione alla gara d’ambito che si dovrebbe tenere nel 2016». Un fattore che «comporta la significativa riduzione del valore dell’azienda» perché Asec Trade non potrebbe gestire la rete del gas. Infine un passaggio importante è legato ai dipendenti. Il consigliere dem chiede «se esista un piano di mobilità per i lavoratori e se in relazione alle diverse ipotesi di cessione o dismissione dell’azienda siano state previste forme di tutela necessarie alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali».
La presidente Francesca Garigliano risponde attraverso una nota: «Sul fatturato e sui margini 2014 hanno inciso le temperature particolarmente miti nei mesi invernali, la flessione dei prezzi medi di vendita e la scelta di alcuni clienti ospedalieri di aderire a Consip». Riguardo al fatturato netto «è conseguenza della scelta dell’attuale consiglio di amministrazione di muoversi nel solco della prudenza appostando la somma di 837mila euro fra accantonamenti e svalutazioni crediti». Dall’azienda sostengono che «i risultati commerciali ed economici di Asec Trade evidenziano negli ultimi anni un trend positivo costante», che «il numero di clienti attivi continua a crescere e mostra, anno dopo anno, un saldo sempre attivo nonostante le enormi pressioni competitive». Infine «i margini operativi sono soddisfacenti nonostante l’azione di riduzione tariffaria derivante dalla nuova regolamentazione imposta dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas».
In merito alla cessione dell’azienda, la presidente Francesca Garigliano «assicura che il cda e il collegio sindacale eserciteranno le proprie funzioni a garanzia della trasparenza delle procedure e della salvaguardia dei lavoratori».
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