Il Comune di Palermo mantiene la promessa fatta agli artisti di strada e, a distanza di un mese dal «funerale della libera espressione», emana oggi un’ordinanza – immediatamente esecutiva e che resterà in vigore sino al 21 marzo del 2017 – per consentire «lo svolgimento delle attività degli artisti di strada su tutto il territorio comunale, con inclusione delle isole pedonali, dei sottopassi e dei parchi pubblici». Un provvedimento sperimentale, della durata di tre mesi, al termine del quale la giunta varerà una proposta di regolamento al consiglio comunale. «Con questo provvedimento – afferma il sindaco Leoluca Orlando – diamo ai tanti artisti di strada di Palermo o che visitano la nostra città, uno strumento per poter svolgere le loro calde e coinvolgenti esibizioni, in un quadro di certezze di diritto che tutela loro e garantisce residenti e commercianti».
Un risultato per il quale è stata fondamentale la mobilitazione del movimento Libera il Cappello che già il 13 novembre scorso aveva inoltrato una proposta di ordinanza sindacale per le arti di strada, accolta in toto dal Comune con il provvedimento di sperimentazione. Le attività dei buskers locali vengono innanzitutto definite nell’ordinanza, pur lasciando libero spazio alla malleabilità che attività del genere richiedono. «Sono considerati artisti di strada – si legge nel provvedimento – coloro che svolgono, gratuitamente o richiedendo un’offerta libera (le cosiddette offerte “a cappello”) in spazi pubblici o aperti al pubblico, attività artistiche di tipo musicale, teatrale, figurativo ed espressivo nel senso più ampio, caratterizzate dalla “fruizione immediata”. A titolo di esempio, non esaustivo, sono considerati artisti di strada: i giocolieri, i mimi, i danzatori, i burattinai, i saltimbanchi, i madonnari, i cantanti, i suonatori, gli scultori di palloncini, i body artist, i trampolieri, le statue viventi, i fachiri, i mangiafuoco, i cantastorie, i contorsionisti».
Le attività degli artisti di strada, viceversa, non potranno svolgersi nei seguenti luoghi: sotto i portici; nelle vicinanze di luoghi di cura, case di riposo e ospedali; di scuole, in concomitanza con lo svolgimento dell’attività didattica; di luoghi di culto, in concomitanza con lo svolgimento delle funzioni religiose e di teatri, in concomitanza delle relative rappresentazioni. L’attività degli artisti di strada, consentita ai soli maggiorenni, potrà essere esercitata nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 14.30 e dalle ore 17.00 alle ore 23.00; il sabato e prefestivi dalle ore 10.00 alle ore 14.30 e dalle ore 16.00 alle ore 24.00; per tutti i giorni festivi le attività dovranno terminare alle ore 23.00. Le esibizioni non potranno avere durata superiore ad un’ora nello stesso luogo; successivamente, per l’eventuale prosecuzione della attività, sarà necessario lo spostamento di almeno 150 metri o una pausa di un minimo di 30 minuti prima della successiva esibizione.
In allegato al provvedimento comunale la Federazione Nazionale dell’Arte di Strada ha allegato un codice etico di comportamento al quale tutti gli iscritti hanno deciso di attenersi. Il presidente Fnas Beppe Boroni ribadisce un punto fondamentale, ovvero che i rapporti umani valgano più di un regolamento. «Crediamo che il rapporto che si debba venire a creare fra artisti, amministrazione e cittadini – sono le sue parole – debba essere soprattutto un rapporto di reciproca fiducia che travalichi il regolamento, che ha certamente una propria importanza, ma che non possa, per limiti intrinsechi, misurare e valutare sempre tutte le variabili».
A Meridionews Mario Barnaba, portavoce di Libera il Cappello, si dice «estremamente soddisfatto e contento degli esiti finali di questa lotta pacifica che portiamo avanti da un anno e mezzo. Siamo passati dalle restrizioni dei mesi scorsi al dato importante per il quale Palermo è la prima linea città italiana che ha approvato il codice etico scritto dalla Fnas. Nonostante i lunghi tempi burocratici abbiamo trovato una giunta attenta. A marzo potrebbe esserci possibilmente una deroga dell’ordinanza ma speriamo invece in un regolamento ufficiale e definitivo».
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