«I comunisti mangiano i bambini, non sono meglio dei fascisti» La frase in aula del consigliere futurista che mira alla Regione

«Ricordo a tutti che i comunisti non sono meglio dei fascisti: sono quelli che si mangiano i bambini. Non è che ce lo siamo dimenticati». A essere convinto di avere una memoria di ferro è Pietro Marino, consigliere comunale di Mazara del Vallo che, con tono deciso e timbro forte, ha ripetuto la frase durante una seduta del civico consesso in cui si stava discutendo di una mozione per eliminare dalla toponomastica della città i nomi di personaggi del regime fascista. «Era un detto quello che i comunisti mangiavano i bambini ai tempi che furono», si giustifica parlando con MeridioNews l’imprenditore edile classe 1970 che gli scranni del Palazzaccio li frequenta da una ventina d’anni. E che adesso si sta preparando per la sua candidatura alla presidenza della Regione. Eppure, dopo le risate in aula, ci ha anche tenuto a precisare che «questa è la realtà». 

«Ci sono colleghi che sono molto sinistroidi – commenta Marino a questo giornale – che vogliono togliere dalle vie di Mazara il nome del grande politico di destra Giorgio Almirante (funzionario del regime, ndr) e dell’avvocato socialista Giuseppe Arena». Un’iniziativa che, nell’ultimo periodo, è stata proposta in diversi territori siciliani. «Io ho detto che questa è un’ingiustizia – continua il consigliere del neo-movimento politico Via, rappresentato dall’ex senatore Antonino Papania – Quei personaggi non penso che disturbino qualcuno e, comunque, hanno fatto parte della storia piacevole o non piacevole che sia», argomenta. «Io ho la tessera del partito socialista ma sono un futurista». Un esponente, quindi, del partito politico fondato da Filippo Tommaso Marinetti nel 1918 che, appena due anni dopo, confluì nei Fasci italiani di combattimento. Una piccola élite che, però, ebbe molta importanza nella primissima fase del movimento fascista. «Io non sono fascista e nemmeno estremista», ci tiene a precisare Marino. 

Dopo l’esternazione sui comunisti mangiabambini e gli esempi pratici in cui il presidente della Cina Xi Jinping diventa «Cin Cin Pin», l’intera aula è scoppiata a ridere, compreso il presidente del Consiglio comunale Vito Gancitano. «Io mi sono messo a ridere perché quello che stava dicendo Marino l’ho interpretato come una battuta», spiega a MeridioNews Gancitano che con il consigliere condivide non solo la posizione sulla toponomastica in città ma anche la papabile candidatura alle prossime elezioni regionali. «La storia non può essere cancellata sia da parte del comunismo, che io rispetto, sia da parte del fascismo, che io rispetto come tutte le ideologie politiche», aggiunge il presidente. Anche sul rispetto diffuso i due, che potrebbero trovarsi faccia a faccia nella competizione elettorale, sono d’accordo. Alla fine del suo intervento in aula, Marino aveva detto: «Bisogna avere rispetto per le persone e per le ideologie. Per voi che leggete libri: la storia ci insegna e ci deve fare da tesoro e giudicare giustamente e migliorare le cose, non per partito preso togliere e mettere i vostri nomi. Non vi preoccupate, fatelo – ha avvisato i colleghi – Quando ci saremo noi, vi spazzeremo». Suona come una minaccia ma lui assicura che non lo è. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]