Pantelleria, ancora dubbi sulle rocce del cantiere Incongruenze sulla data di una mail inviata ad Arpa

Un foglio con l’intestazione del Commissario straordinario per il rischio idrogeologico per annunciare l’individuazione di un deposito intermedio di sottoprodotti. Parte da questo avviso il nuovo capitolo della storia che ruota sui lavori di messa in sicurezza a Pantelleria che, nei mesi scorsi, hanno attirato l’attenzione non solo dei residenti ma anche della politica e degli organi inquirenti. L’ultima polemica riguarda la gestione delle rocce da scavo del cantiere di cala Gadir, le stesse che sono state frantumate grazie all’utilizzo di dinamite, nonostante il progetto non ne prevedesse l’uso.

MeridioNews ad aprile aveva già affrontato la questione, raccogliendo rassicurazioni del direttore dei lavori, che aveva spiegato come il mancato conferimento in discarica delle rocce era dovuto alla volontà di reimpiegare i materiali in cantiere e che tutto sarebbe stato gestito nel rispetto della norma. Il mese successivo, però, erano stati i carabinieri a fermare un camion carico di rocce, sospettando una gestione non conforme. In quella circostanza era stata appurata anche l’esistenza di un’area, vicino ai serbatoi comunali, in cui le ditte che operano nel cantiere avevano concentrato le rocce. 

Qualche settimana dopo invece è comparso l’avviso che, sulla carta, riporta tutto alla normalità. Sul foglio viene specificato che il luogo è stato individuato come deposito temporaneo così come previsto dalla legge, nello specifico il Dpr 120/2017. Tuttavia, a prima vista, il documento sembrerebbe riportare alcune inesattezze. Da una parte si fa riferimento all’articolo 183, comma 1, lettera gg del codice dell’ambiente che rimanda al tema delle emissioni in atmosfera (l’articolo che tratta le rocce da scavo è il 186), dall’altra viene citato l’11 maggio come la data in cui l’individuazione del deposito è stato comunicato all’Arpa, l’agenza regionale che si occupa di protezione ambientale.

Stando a quanto appreso da MeridioNews, quel giorno nessuna mail è stata recapitata all’Arpa. La comunicazione sarebbe arrivata, invece, il 14 maggio e non all’indirizzo di posta certificata di Arpa, bensì a quello di uno dei funzionari. Inoltre, alcune perplessità sarebbero sorte nel momento in cui si è appurato che le rocce erano state già in parte abbancate. L’articolo 21 del Dpr 120/2017 – lo stesso che viene citato nell’avviso – prevede, infatti, che la dichiarazione con cui si attestano le condizioni di utilizzo delle rocce per i cantieri di piccole dimensioni venga inviata all’Arpa «almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori di scavo». Adesso, a chiarire le tempistiche dell’interlocuzione tra le ditte Gheller, Fox e Sofia costruzioni e l’Arpa potrebbe essere la procura di Marsala che, ormai da mesi, indaga sui lavori a Pantelleria.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]