La campagna di vaccinazione a favore degli invisibili «Raggiungere chi non usufruisce del sistema sanitario»

Il piano vaccinale in Sicilia va spedito e dal 3 giugno si sono aperte le porte degli hub vaccinali dell’isola a tutte le categorie. Prenotandosi nell’apposito sito si può scegliere ora e luogo in cui effettuare il vaccino. Questo però vale per chi è assistito dal Servizio sanitario nazionale. Poi esistono gli invisibili, coloro che non esistono per lo Stato italiano e che quindi fanno difficoltà anche ad approcciarsi alle cure primarie. In Sicilia e soprattutto nel Ragusano nella fa­scia tra­sfor­ma­ta, chia­ma­ta così per la pre­sen­za qua­si inin­ter­rot­ta di più di 60 chi­lo­me­tri di ser­re, la­vo­ra­no tut­to l’an­no agri­col­to­ri e brac­cian­ti per dieci-dodici ore al gior­no in con­di­zio­ni pre­ca­rie, vi­ven­do in case ab­ban­do­na­te, spes­so sen­za ac­qua po­ta­bi­le e ser­vi­zi igie­ni­ci. E a questo si aggiunge la difficoltà ad accedere alle cure sanitarie di base. In tempo di Covid il divario tra i braccianti agricoli e i servizi sanitari si è maggiormente allargato.

Per questo, su iniziativa Emergency, è stato attivato un presidio periferico per permettere ai più vulnerabili di accedere al vaccino contro il Covid-19. Ogni gio­ve­dì po­me­rig­gio, nel­la lo­ca­li­tà di Ma­ri­na di Aca­te pres­so i lo­ca­li del­la Ca­ri­tas lo­ca­le, lo staff sa­ni­ta­rio è im­pe­gna­to in­sie­me ai sanitari del­la Asp di Ra­gu­sa, alla Cgil e ai me­di­ci del­la Ca­ri­tas nelle vac­ci­na­zioni di chiun­que ne fac­cia ri­chie­sta, an­che se non è in pos­ses­so di un re­go­la­re per­mes­so di sog­gior­no. Da venerdì, inoltre, una se­con­da po­sta­zio­ne sarà allestita a Vittoria, pres­so l’au­di­to­rium del­la Chie­sa in Piaz­za Da­nie­le Ma­nin.

«In tut­ta Ita­lia sono cir­ca 500mila i co­sid­det­ti in­vi­si­bi­li a cui fi­no­ra non è sta­to ga­ran­ti­to il di­rit­to al vac­ci­no – spie­ga Ah­me­di Echi, re­spon­sa­bi­le del pro­get­to di Emergency di sup­por­to psi­co­lo­gi­co e as­si­sten­za sa­ni­ta­ria ai brac­cian­ti in Si­ci­lia -. Nel­la fa­scia co­stie­ra del­la pro­vin­cia Iblea vi­vo­no mol­ti la­vo­ra­to­ri agri­co­li e brac­cian­ti, pro­ve­nien­ti per­lo­più da Ma­roc­co, Tu­ni­sia, Ro­ma­nia e Al­ba­nia, che ri­sie­do­no spes­so in case ab­ban­do­na­te, in­se­dia­men­ti in­for­ma­li o vec­chi ma­gaz­zi­ni agri­co­li adi­bi­ti ad al­log­gi. A cau­sa del­la man­can­za di do­cu­men­ti o de­gli ora­ri pro­lun­ga­ti di la­vo­ro – continua – han­no for­ti dif­fi­col­tà ad ac­ce­de­re ai ser­vi­zi sa­ni­ta­ri del­la zona. Se vo­glia­mo dav­ve­ro usci­re da que­sta pan­de­mia, dob­bia­mo fare tut­to il pos­si­bi­le per vac­ci­na­re an­che que­ste fa­sce di po­po­la­zio­ne più vul­ne­ra­bi­li».

Le vac­ci­na­zio­ni si svolgono dal­le 16 alle 20 e sono aper­te a tut­ti e sen­za pre­no­ta­zio­ni, per cir­ca cento ino­cu­la­zio­ni gior­na­lie­re per tut­to il mese di giu­gno. Du­ran­te la pri­ma gior­na­ta sono già sta­te vac­ci­na­te 129 per­so­ne. En­tram­be le po­sta­zio­ni han­no a di­spo­si­zio­ne tut­ti i vac­ci­ni fi­no­ra ap­pro­va­ti ed è il per­so­na­le sa­ni­ta­rio a de­ci­de­re qua­le uti­liz­za­re a se­con­da del­la anam­ne­si di ogni sin­go­lo pa­zien­te. Per ga­ran­ti­re che tut­ti i mi­gran­ti che ri­sie­do­no nel ter­ri­to­rio pos­sa­no ac­ce­de­re a que­sta op­por­tu­ni­tà, i me­dia­to­ri cul­tu­ra­li di Emergency hanno messo in piedi una campagna di sensibilizzazione contattando soprattutto i pa­zien­ti che in que­sti anni sono sta­ti vi­si­ta­ti pres­so l’am­bu­la­to­rio mo­bi­le. Per con­tra­sta­re la pan­de­mia, Emergency e l’Asp ave­va­no già at­ti­va­to un ser­vi­zio di tam­po­ni per i pa­zien­ti del­l’am­bu­la­to­rio che presen­ta­va­no sin­to­mi com­pa­ti­bi­li con il Co­vid-19.


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