Draghi, ricotta salata e pietre a Sanremo

STONES.

Ben trovati, amatissimi Littleducks. Tempi duri, duri come stones!

Piovono pietre dal cielo, ahimè, in questo periodo, infatti sua maestà, l’Etna, ha deciso di lanciare sassi ma sbagliando mira, secondo il mio modestissimo parere: in verità i governanti sono dall’altra parte.

Non dico che doveva ripiovere la manna, ma si sperava in qualche bonus di qualche centinaio di euro, invece continua a piovere cenere, sassi e fuoco! Sì fuoco, lunghe lingue di fuoco, le bocche del nostro vulcano sembrano draghi in questo momento.

Ho detto DRAGHI?

Dovete sapere, però, che questa pioggerellina di ciottoli, improvvisamente, ha pervaso l’anima mia di un leggero, dolce, nostalgico amarcord e la mia mente di colpo è tornata a un Sanremo del 1967, quando Antoine cantava: Tu sei buono e ti tirano le pietre, sei cattivo e ti tirano le pietre, qualunque cosa fai, tu sempre pietre in faccia prenderai. La canzone era stata scritta da Gian Pieretti e aveva una certa, strana somiglianza con la canzone di Bob Dylan, Rainy day women, un piccolo peccatuccio di Pieretti ma del resto, si sa, chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Sanremo, ho detto SANREMO? Mannaggiazza ormai l’ho detto, boccaccia mia. Bisogna stare attenti a parlare del Festival, perché è come bombardare la Croce Rossa. Vi confesso che ho avuto parecchie notti insonni, pensando al glorioso Teatro Ariston senza pubblico. A me, per esempio, l’idea di mettere 500 persone sulla nave crociera era piaciuta moltissimo, a patto che anch’io potessi imbarcarmi con moglie e figli. Modestamente, io, una nuova piccola idea ce l’avrei: che ne dite se come pubblico mettessimo, bardati di tuta, 500 sommozzatori o se preferite 500 apicoltori?

Più protetti di così… Ma, scusate, non doveva andare tutto bene? Ricordo male o cantavamo tutti sui balconi, senza problemi di pubblico? Ma non dovevano vaccinarci tutti entro maggio? 

Ho saputo dalle interviste dei virologi che attualmente stanno vaccinando i novantenni accompagnati dai genitori! Ma roba da matti, se continua così tra un po’ il vaccino lo venderanno i pusher.

Purtroppo è italiota dirlo ma in questo Paese manca il lavoro, mancano i soldi e manca pure il vaccino, ma grazie al cielo non mancano i virologi.

Avete fatto caso a quanti virologi abbiamo in Italia? Centinaia, migliaia, MILIONI! Ma dove stavano prima della pandemia tutti questi scienziati? Secondo me stavano al mare, sulle loro belle sdraio a farsi il deretano a strisce a procurarsi l’AUTANASIA (deriva etimologicamente dall’Autan) per non farsi bucherellare dalle zanzare.

Tempi duri Littleducks, ribadisco, tempi duri, duri come la ricotta salata, ma noi dobbiamo tenere duro, duro come la Lega di tanti anni fa.

Vi lascio sempre con una mia cosa scritta, dal mio libro Fioriranno i mandorli sulla Luna (Carthago Edizioni con foto di Cosimo Di Guardo).

Stateve accuorte Littleducks… e non facite ammuina!

***

Spina di fianco

Se mi cerchi in un Paese, mi troverai a Sud tra il sole e il sale.

Se mi cerchi in una guerra, mi troverai tra gli oppressi a lottare.

Se mi cerchi in un circo, mi troverai tra i Pagliacci mentre piangendo faccio ridere.

Se mi cerchi nei palazzi del potere, mi troverai nella piazza a lanciare sassi e sputi al tiranno di turno.

Ma se mi cerchi perché hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, mi troverai al tuo fianco Amormio!


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