Le storie di chi si prenderà cura dei terreni regionali «Proverò a creare un allevamento di cane Cirneco»

Sole, mare e, soprattutto, terra. Questa è la Sicilia, ricca di terreni abbandonati recuperati dalla Regione Sicilinana, che ha assegnato con bando pubblico i primi 430 ettari tra le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Siracusa. A prenderli in carico sono imprenditori di età inferiore a 41 anni, interessati a coltivare prodotti legati alla storia dei territori. Parola d’ordine: riqualificare. A Meridionews si raccontano tre imprenditori, tra chi è alla prima esperienza e chi conosce già le difficoltà del settore.

Un‘azienda agricola ereditata dal padre nel comune di Assoro, in provincia di Enna. Nasce da qui la passione per la terra di Lucio Di Marco e della moglie Ivana Crimi Stigliolo, coltivatori di cereali e allevatori di mucche limousine da selezione, torelli, torelle e fattrici. Grazie alle loro conoscenze hanno potuto presentare alla Regione un progetto per ottenere un pezzo di terra a Piazza Armerina, a pochi chilometri dalla loro azienda. «Il contratto è stato stipulato – spiega Di Marco – e siamo in attesa della registrazione, ma ci troviamo già in possesso del nostro lotto. L’idea che abbiamo è di valorizzare razze particolari come la bovina modicana e l’ape nera di Sicilia, destinando una piccola parte del terreno alla semina di grani antichi, come la tuminia, e alle foraggere, alternandoli annualmente con lenticchia nera di Leonforte e cece nero».

Colture nostrane, destinate anche a migliorare e modificare i sapori a tavola, puntando ad un’agricoltura moderna. «Il settore agricolo è stato trascurato sino ad oggi – prosegue l’imprenditore – Fino a poco tempo fa dovevamo arrangiarci da soli. Oggi ci sono tanti giovani con la mentalità e le idee giuste. La terra è la base da cui inizia tutto, ma bisogna investire anche nelle fasi successive, in particolare nell’inserimento del prodotto nel mercato». Il riferimento è alla concorrenza delle grandi imprese, che spesso impongono prezzi al ribasso, facendo leva sulla disponibilità dell’uno o dell’altro agricoltore a vendere anche a condizioni svantaggiose, pur di sopravvivere. «Spesso noi imprenditori agricoli non siamo uniti a usfficienza, dovendo sempre lottare per non soccombere alle leggi del mercato», aggiunge Di Marco.

Nonostante le difficoltà, c’è chi non nasconde il proprio entusiasmo. Come nel caso di Antonio Giuseppe Buttaccio Tardio, anche lui assegnatario di un lotto di terra di circa 37 ettari, anche in questo caso a Piazza Armerina. «La ritengo una grande occasione per far nascere nuove aziende o espandere quelle esistenti: tanti terreni abbandonati verranno rivalutat», afferma. Le condizioni di partenza spesso non sono le migliori. «Dobbiamo ripulirlo a nostre spese, per poterci poi coltivare grani antichi come timilia, russello, bidì, Senatore Cappelli e leguminose, come il cece nero – racconta l’imprenditore – Sono queste le varietà giuste per questa terra, ma troverà posto anche la lavanda. Inoltre, ho intenzione di alleverare l’ape nera e le vacche modicane: preziosa razza in via di estinzione».

Se la terra è concessa gratuitamente, i costi restano tutti a carico degli imprenditori che sperano di trarne una fonte di reddito. Dalle recinzioni, alla pulitura e alla semina sono tante le opera da realizzare, prima però si attende la registrazione del contratto di cessione. Simone Tumminelli ha 23 anni ed è un neolaureato in Scienze Agrarie. Gli è stato assegnato un lotto di circa 12 ettari a Barrafranca. «Si tratta di un terreno in pendenza – spiega – Non può essere coltivato interamente proprio per la difficoltà dei mezzi a raggiungerlo. Per questo le mie intenzioni sono due: dove è possibile, coltivare colture siciliane soprattutto arboree; nella parte restante allevare la razza canina Cirneco dell’Etna. Le zone non produttive verranno rimboschite, soprattutto quelle con troppa pendenza, per farle riempire da fauna selvatica, come il coniglio selvaggio, preferito dal Cirneco. Voglio anche creare delle aree naturali per rendere possibili le prove zootecniche di valutazione dei cani organizzate dall’Enci (l’ente nazionale cinofilia italiana, ndr)». La speranza di riuscire a condurre in porto il progetto si accompagna alla consapevolezza di dove lavorare sodo. «Mi sento contento ma so bene che non sarà un’impresa facile, ci vorrà impegno ma anche – conclude il giovane imprenditore – un pizzico di fortuna».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]