PostaDelCuore#6, gestire un figlio con l’altra

Scrive un’anonima:
«Sono Anna, una donna di 50 anni senza figli, dopo numerose inseminazioni artificiali senza successo. Questo già di per sé è doloroso, ma peggio è l’aver scoperto che la donna con cui mio marito mi ha tradita durante un nostro periodo difficile è rimasta incinta. Mi sento una donna distrutta!»

La risposta di Flaminia
Carissima Anna, non ci dai molte informazioni. Vorrei capire ad esempio se questa nascita debba ancora avvenire e cosa intenda fare tuo marito, oppure se hai scoperto dopo anni dell’esistenza di questo/a figlio/a. Non parli di separazione, dunque immagino che il periodo difficile cui fai cenno sia finito, che lo abbiate superato in qualche modo. Certo, questa scoperta deve averti gettata nello sconforto totale. Ma il figlio o la figlia di tuo marito riguarda lui e non te. So che è difficile, ma non devi metterti a paragone con l’altra donna su questo piano, o non ne uscirai. Se tieni così tanto a lui da perdonare il tradimento e accetti che lui abbia per sempre un altro importante legame (intendo quello con il/la figlio/a), continuerai ad essere la Casa di quest’uomo, che forse non voleva nemmeno lui questa gravidanza. Forse, dico. Perché nel caso in cui lo scenario sia molto diverso, ovvero che lui voglia formare una famiglia con questa donna e lasciarti, saresti la milionesima sventurata a dover affrontare la Grande Tempesta, e ad un’età che rende tutto più difficile. Posso solo abbracciarti virtualmente e dirti che nella peggiore delle ipotesi, oggi la vita comincia a 50 anni!

La risposta di Lucio
Anna, pensa se lui scoprisse che lei è incinta a causa di un altro… eheheh… sì lo so, la cosa ti fa sorridere e ti risarcisce un po’. Il problema centrale è la tua mancata gravidanza. Ma non è che per forza si debba procreare. Pensa se la mamma di Salvini ci avesse pensato un po’ prima… Non sentirti distrutta, è lui semmai che si sente un po’ coglione. Adesso che farà? Famiglia allargata? Si darà alla macchia? E soprattutto, lui sa che tu sai? Il mistero si infittisce, la realtà supera la fantasia. Tienici aggiornati.

***

Ricciolina scrive:
«Cari Flaminia e sig. Lucio, ho un problema per cui non desidero mettere il mio nome vero. Scrivete che mi chiamo Ricciolina (non è il mio nome). Con mio marito siamo sposati da 15 anni, tutto va bene, abbiamo creato una bella famiglia con due figli e ci vogliamo tutti bene. Il problema è quando ci mettiamo a letto. Mi state capendo? Lui dice che dobbiamo riaccendere il fuoco tra noi due, dice che io gli piaccio ancora ma mi vuole diversa là sotto, praticamente vuole che mi faccio la ceretta brasiliana quella totale. Ora io sono rimasta molto meravigliata per questa richiesta, perché io manco sapevo cosa era la ceretta brasiliana e me l’ha spiegato lui che lo sapeva. Ma perché lo sapeva? Non risponde. Ora io mi domando perché lui vuole questo da me visto che lo sa come sono di carattere, io ci tengo alla pulizia, all’educazione e a comportarmi da vera cristiana. Secondo me non è una cosa giusta, se la natura ci ha fatte in un modo dobbiamo rimanere così. Mica sono una bambina. Lui dice che se non lo faccio si prende un’amante che si depila tutta. Non so cosa fare e ho paura e sono frastornata.»

La risposta di Flaminia
Ricciolina, ma lo sai quante donne dopo 15 anni di vita insieme sarebbero felicissime di ricevere una richiesta di questo tipo dal proprio uomo? Sei fortunata e non lo sai. Sinceramente però, a me non piace affatto questo suo ricatto (ceretta o amante!), quindi come prima cosa digli che se la mette su questo piano se lo può sognare. Ma capisco che sei preoccupata e che per te è un vero problema, dunque per aiutarti a decidere ti faccio due esempi. Se lui ti chiedesse di tagliarti o farti crescere i capelli non ci troveresti nulla di male, giusto? Così come se tu gli dicessi che vorresti vederlo con la barba e i baffi che tanto sono di moda pensi che si arrabbierebbe, si offenderebbe? Non credo! Ascoltami, sotto le lenzuola non ci fare entrare santi e sacerdoti, che non sono gli esperti del ramo. Prova, vai dall’estetista oppure se ti vergogni ruba una lametta (nuova!) a tuo marito e vedi un po’ che riesci a fare. Magari scoprirai che ti piaci così pure tu, chissà. Da Ricciolina a Cicciolina! (No, questo magari non aiuterà a convincerti ma mi è venuta la battuta e non ho voluto rinunciare, chiedo perdono).

La risposta di Lucio
Cara Ricciolina (perché sono sicuro che questo pseudonimo non si ispira alla lattuga?) Che male c’è? Anzi, rilancia, digli che vuoi che si disboschi anche lui… Ma con la ceretta a strappo. Ti giuro che ci ripenserà. Pensa se ti avesse chiesto di tingerti bionda, o rossa, eheheh… Come conosceva la ceretta brasiliana? Ma figlia mia, dove vivi, tra i mormoni? Su internet devi cercare giorni e giorni per trovare una “Ricciolina”, documentati. La natura ci ha fatte così? Vuoi dirmi che non hai mai tagliato le unghie dei piedi, quindi? A quest’ora porti la 50 di scarpe… Scherzi a parte, perché no? È un gioco, non c’è nulla di male. Divertitevi, che la vita è breve.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

La notizia della morte di Ubaldo Ferrini ha aperto nella mia mente una caterva di finestrelle come pop-up. Finestrelle alle quali non saprei neanche dare un ordine preciso. Ricordi forse anche sbagliati (chiedo ai lettori di correggermi ove sbagliassi), ma di una cosa sono certo: questi pop-up sono uniti da un filo conduttore a cavallo […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]