Covid, 61 nuovi casi in Sicilia nelle ultime 24 ore Il report della settimana: diminuiscono guarigioni

Sono 61 i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. Tra questi ci sono 3 migranti, 1 a Siracusa e 2 a Ragusa. È quanto riporta il bollettino del ministero della Salute. Attualmente ci sono 1.793 positivi di cui 120 ricoverati in ospedale, 17 in terapia intensiva e 1656 in isolamento domiciliare, per un totale di 5241 casi dall’inizio dell’epidemia. 

I guariti sono 14 e dall’inizio della pandemia sono 3.158 quelli. I tamponi eseguiti sono 2726. I decessi salgono a 290 con un uomo di Messina morto in ospedale a Catania. I 61 nuovi positivi sono cosi’ divisi nelle province 2 ad Agrigento, 26 a Catania, 2 a Enna, 25 a Palermo, 2 Ragusa, 4 Siracusa.

Secondo l’analisi e la rappresentazione grafica curate dall’ufficio Statistica del Comune di Palermo, nella settimana appena conclusa i nuovi positivi sono 525 (la settimana precedente 425). I tamponi positivi sono pari all’1,88 per cento dei tamponi totali effettuati nella settimana (la settimana precedente erano l’1,61 per cento).

Il numero degli attuali positivi è di 459 in più rispetto alla settimana precedente. I ricoverati sono 137, di cui 17 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono aumentati di 38 unità (+4 per i ricoverati in terapia intensiva). Il numero dei guariti (3158) è cresciuto di 65 unità rispetto alla settimana precedente. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari al 60,3 per cento (domenica scorsa era pari al 65,6 per cento).

Il numero dei deceduti, pari a 290, è aumentato di una unità rispetto alla settimana precedente (dagli organi di stampa sembrerebbe però che ci siano altri due deceduti, non ancora inseriti nel comunicato della Protezione Civile). Il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 5,5 per cento (domenica scorsa era pari al 6,1per cento).

«Sono grato all’ufficio Statistica del Comune – dice il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – che con grande dedizione e professionalità, ormai da mesi e con costanza, garantisce un importante servizio alla nostra comunità e ai mezzi di informazione. L’analisi e la comprensione dei dati epidemiologici forniti dalla protezione civile nazionale sono infatti non solo elementi di trasparenza e informazione corretta in un periodo di fake news, ma possono fornire elementi di riflessione e conoscenza utili per fare scelte oculate per la salute e la sicurezza dei cittadini».


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