L'inchiesta, coordinata dalla procura di Enna, ha portato all'emissione di 18 misure cautelari. La guardia di finanza ha monitorato un uso illecito del badge: in alcuni casi il tesserino veniva lasciato anche a soggetti che nulla avevano a che fare con l'ente locale
Piazza Armerina, 68 indagati per assentismo al Comune Il giovedì si lasciava l’ufficio per andare a fare la spesa
Indagine sull’assenteismo al Comune di Piazza Armerina. La guardia di finanza ha notificato una misura cautelare a 18 soggetti, nell’ambito di un’inchiesta molto più ampia che coinvolge 54 dipendenti comunali e 14 persone impiegate nei cantieri di servizio. Quasi settanta, quindi, i nomi sul registro degli indagati della procura di Enna. I reati contestati sono di truffa aggravata, peculato e irregolare attestazione delle prestazioni lavorative.
Il livello più elevato di assenze si registrava il giovedì, il giorno in cui a Piazza Armerina si svolge il mercato settimanale. Sono tanti i dipendenti visti allontarsi dal luogo di lavoro per fare la spesa. I componenti dell’ufficio Tecnico, invece, sarebbero stati soliti usare le auto del Comune per scopi privati. A seguire i loro spostamenti sono stati gli investigatori, grazie al supporto offerto da alcune telecamere installate nelle sedi comunali.
Il gip ha deciso 13 sospensioni dai pubblici uffici per sei mesi, mentre a cinque è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, prima e dopo la conclusione del turno di lavoro. Per gli inquirenti dalle indagini è emerso «un collaudato meccanismo volto a frodare l’accertamento dell’effettiva presenza in servizio dei lavoratori dell’ente». In un caso una dipendente avrebbe fatto usare il badge a una persona non dipendente del Comune.