Covid-19, governo sospende le udienze fino al 22 marzo Bonafede: «Valutare porte chiuse, più videoconferenze»

Stop alle udienze nei tribunali fino al 22 marzo. La decisione è stata presa nella tarda serata di ieri dal Consiglio dei ministri dopo che, nei giorni scorsi, gli avvocati in più parti d’Italia avevano fatto notare la necessità di intervenire anche all’interno dei palazzi di giustizia nell’ottica di limitare la diffusione del Covid-19. L’emergenza coronavirus anche in Sicilia inciderà nel prosieguo delle attività giudiziaria. 

«La giustizia va avanti nel pieno e totale rispetto della salute di tutti coloro che accedono negli uffici giudiziari», ha scritto su Facebook il ministro Alfonso Bonafede. Nel decreto ad hoc si legge che, per due settimane, verrà applicato un regime di sospensione feriale. In questo periodo, i vertici degli uffici giudiziari dovranno organizzare le nuove modalità con cui fare ripartire le attività, nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie previste anche per altri luoghi pubblici. A partire dall’esigenza di evitare assembramenti e contatti ravvicinati dentro gli uffici giudiziari e la regolazione dell’accesso pubblico. 

Il ministro ha specificato che si dovrebbe fare maggiormente ricorso alle videoconferenze per le udienze, senza escludere la possibilità che queste ultime possano celebrarsi a porte chiuse. Prevista, inoltre, la possibilità – «in ragione di emergenze epidemiologiche certificate» – di rinviare, a dopo il mese di maggio, le udienze non urgenti e i termini nei procedimenti sia penali che civili.


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