L'inchiesta, coordinata dalla locale procura, è stata condotta dai carabinieri. I reati contestati sono di falso, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e sostituzione di persona. Guarda il video
Siracusa, corruzione per avere false invalidità Coinvolti diversi medici, 73 persone indagate
False pensioni di invalidità ottenute con la complicità dei medici. A Siracusa i carabinieri hanno notificato misure cautelari nei confronti di nove persone, tra le quali sette medici. Uno di questi ultimi, Santo Cultrera, è stato arrestato, mentre per tutti è scattata la sospensione per un anno. Ai domiciliari anche Rosaria Mangiafico, la donna gestisce un patronato.
Le indagini della procura guidata da Sabrina Gambino riguarda 73 persone, ritenute di avere falsificato i documenti per ottenere le pensioni di invalidità. I reati contestati sono di falso, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e sostituzione di persona. Il tribunale ha disposto anche il sequestro di 600mila euro.
I medici finiti sotto la lente di ingrandimento della procura sono 17, 12 dell’Asp e i restanti dell’Inps. Per gli inquirenti avrebbero attestato esami diagnostici mai eseguiti e patologie inesistenti. Questi i nomi dei dottori coinvolti: Paolo Valvo, Remo Ternullo, Salvatore Alfano, Gaspare Pistritto, Giuseppe Fazio, Rosario Terranova, Michele Liistro, Antonino Zito, Augusto Trigila, Santo Moncata, Giuseppe Partexano, Vittoria Sesta, Biagio Saitta, Clara Morreale. Indagata anche l’infermiera Vera Biondi.
«Rubare sulla invalidità è un crimine contro chi soffre e sottrae le risorse che lo Stato e la Regione destinano a persone con disabilità – dichiara l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza – I fatti oggetto dell’indagine confermano un quadro desolante e poco importa che essi siano riferiti a un periodo risalente ad alcuni anni oppure che nelle scorse settimane, dopo tanto tempo, la direzione generale dell’Asp abbia opportunamente provveduto ad avviare le procedure per il rinnovo delle commissioni di invalidità».