Parchi Archeologici, j’accuse dei Cobas a Musumeci «Situazione difficile, rischio crolli e poco personale»

«Un’azione di monitoraggio dei parchi archeologici» per verificare lo stato in cui versano le strutture regionali. Ad avviare le verifiche è stato il sindacato Cobas/Codir, che ha avviato un primo controllo nell’area archeologica di Solunto, zona ellenistica che sorge sul Monte Catalfano assegnata al parco di Himera, Solunto e Monte Iato. «Abbiamo trovato l’antiquarium in condizioni improponibili al visitatore – dice Michele D’Amico, responsabile regionale del Cobas/Codir per le politiche dei Beni culturali – chiuso per metà per pericolo di crollo del tetto; mentre l’altra metà è piena di infiltrazioni di umidità». 

Il racconto del sindacalista prosegue denunciando che «d’estate la temperatura interna raggiunge i 40 gradi e d’inverno si abbassa sotto i 10, senza alcuna climatizzazione. L’esiguo personale di servizio è costretto a lavorare in dubbie condizioni di salubrità e sicurezza nei luoghi di lavoro; non esistono mezzi per spostarsi rapidamente all’interno del parco sia per la tutela dei reperti archeologici sia nel caso in cui dovesse scattare un allarme, anzi sarebbero indirettamente costretti, da un ordine di servizio del direttore del parco, a utilizzare a proprie spese la propria autovettura pur di raggiungere velocemente zone che si trovano all’interno del parco ma molto distanti dall’antiquarium».

Il monitoraggio dei Cobas ha preso il via a partire dai decreti con cui lo scorso aprile il governatore Nello Musumeci, nella qualità di assessore a interim dei Beni Culturali, ha firmato, istituendo i Parchi Archeologici regionali. «Il presidente della Regione – aggiunge D’Amico – ha applicato in modo strettamente letterale la norma, firmando di proprio pugno le nomine dei dirigenti preposti non senza sollevare un vespaio di polemiche».

«Le scelte intuitu personae del Presidente – sottolinea ancora il sindacalista – sono continuate con la nomina dei commissari in sostituzione dei comitati tecnico-scientifici dei parchi: ci troviamo nella situazione in cui il presidente della Regione ha nominato tutto quello che c’era da nominare, disattendendo in parte la legge sui parchi voluta quasi 20 anni fa dall’assessore pro-tempore, attribuendosi, in questo modo, la responsabilità e la paternità della gestione di tale scelta».

In questo quadro, il sindacato riscontrerebbe nei parchi «una situazione insostenibile, determinata dalla mancanza di sufficienti risorse attribuite per la gestione, che riconducono al fatto che non basta una nomina di direttore per fare funzionare un parco. In questa situazione il personale resta a fare da parafulmine nei confronti dell’utenza che manifesta continuamente il proprio disappunto per una gestione non adeguata alle reali potenzialità del sito archeologico. Quali risorse e che tipo di investimenti un governo è disposto a destinare e a fare affinché tutto non si possa ricondurre a una mera operazione di facciata?».

Il monitoraggio iniziato al Parco Archeologico di Solunto proseguirà in tutti gli altri parchi regionali, dove il sindacato teme di non trovare condizioni migliori. Secondo i Cobas/Codir una soluzione potrebbe essere quella di «destinare il 20 per cento dell’incasso dei Parchi più grossi ai Parchi minori, per dare loro linfa vitale, come avviene a livello nazionale».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]