Rifiuti, «Regione punta quasi solo sulle discariche» Il rapporto 2019 di Assoambiente boccia la Sicilia

«La Regione sembra puntare quasi esclusivamente sul fattore discarica, ricorrendo a periodici ampliamenti delle volumetrie autorizzate. Ma fino a quando sarà possibile?». Nei giorni in cui l’Ars discute la riforma dei rifiuti proposta dal governo Musumeci, una sonora bocciatura arriva dall’ultimo report di Fise Assoambiente, l’associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali, e nelle bonifiche. Il report prende in esame tre regioni italiane dove i rifiuti continuano a rappresentare un’emergenza: oltre alla Sicilia, anche il Lazio e la Campania. Si basa sul report Fise Assoambiente e sugli ultimi dati disponibili forniti dall’Ispra, cioè il report 2018 su dati del 2017, anno in cui il governo Musumeci si è insediato. 

«La gestione dei rifiuti in Sicilia (457,5 kg/ab/anno) è condizionata dalla percentuale record di conferimento in discarica (73%): circa 1,7 milioni rispetto al totale gestito di 2,3 milioni. Solo il 22% viene raccolto in modo differenziato, dato più basso a livello nazionale», sottolinea Assoambiente. Nel frattempo la percentuale di raccolta differenziata nell’isola è cresciuta al 39 per cento (dato di aprile 2019 fornito dal dipartimento Acque e rifiuti della Regione). Ma resta vivo il problema degli impianti di riciclo e del fortissimo condizionamento delle discariche. 

Proprio ieri, nella discussione all’Ars, il presidente Musumeci ha parlato della volontà di «costruire impianti pubblici». Ma dall’opposizione hanno ricordato come alcuni provvedimenti del suo governo – il via libera all’ampliamento della discarica della Sicula Trasporti e la proroga alla Oikos – vadano nella direzione opposta. 

Assoambiente punta il dito proprio sulla mancanza di impianti per il riciclo dentro l’isola. La frazione secca/indifferenziata, che continua a rappresentare in media oltre la metà di tutti i rifiuti, viene gestita «preliminarmente da impianti di trattamento meccanico-biologico tradizionali, quasi esclusivamente come tappa intermedia verso lo smaltimento in discarica e non come elemento dell’economia circolare. Scarsi, infatti, sono i quantitativi di carta, plastica, vetro e materiali ferrosi recuperati in queste strutture e successivamente avviati a riciclo».

Per quanto riguarda l’organico, «il 76% di questi rifiuti viene trattato da impianti di compostaggio a tecnologia non complessa presenti sul territorio che li trasformano in ammendanti vari. Anche qui – continua il report – il passaggio negli impianti di trattamento meccanico-biologico è propedeutico, addirittura per il 96% dei quantitativi, al successivo conferimento in discarica, il recupero di materia resta un’ipotesi residuale. La voce incenerimento non è presa in considerazione per la gestione dei rifiuti nell’isola».

«Lazio, Campania e Sicilia – commenta il presidente di Fise Assoambiente Chicco Testa – scontano l’assenza di una strategia di gestione dei rifiuti in grado di fornire una visione nel medio-lungo periodo. Fare economia circolare significa disporre degli impianti di gestione dei rifiuti (riciclo, recupero energetico e smaltimento) con capacità e dimensioni adeguate alla domanda e non limitarsi a delegare ad altre Regioni. Se vogliamo concretamente realizzare la circular economy è necessario superare da un lato l’approccio pregiudiziale verso la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto di gestione rifiuti e dall’altro la diffidenza nei confronti dell’uso di prodotti derivati dal recupero degli stessi che ancora oggi vincola in molti casi la domanda».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]