Provenzano, tra fondi europei e «diritto a restare» Gli anni della formazione nel discorso alla Regione

Cita Borgese quando definiva la Sicilia «un’isola non abbastanza isola», parla di «diritto a restare», si impegna a fare chiarezza sullo stato dell’arte della spesa e della programmazione dei fondi europei 2014-2020. È un fiume in piena il giovane ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, originario di Milena, in provincia di Caltanissetta, e già collaboratore di Luca Bianchi all’assessorato all’Economia della Regione Siciliana nella legislatura guidata da Rosario Crocetta e vicedirettore della Svimez, l’associazione che si occupa dello sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. 

Ci sono molte delle sue esperienze precedenti nonostante la giovane età, nel discorso di chiusura di un’intensa giornata, che Provenzano ha voluto dedicare alla Sicilia nella prima uscita istituzionale da ministro. C’è l’esperienza maturata alla Regione, in base alla quale è chiara la consapevolezza della cronaca di un naufragio annunciato sulla spesa dei fondi comunitari. «Ho espresso grande preoccupazione al presidente Musumeci, e lui ha condiviso, per lo stato di attuazione della spesa dei fondi Ue. Non mi interessano le cause ma le soluzioni da trovare perché non un solo euro deve essere perso».

E ancora, il lavoro portato avanti con gli enti locali, anche attraverso la Svimez, che lo ha portato a precisare di non essere soltanto ministro per il Sud, «ma anche per la Coesione territoriale, che è anche il divario tra città e periferie, e voglio rilanciare la strategia sulle aree interne, che sono i luoghi da cui provengo e che rischiano di diventare un ulteriore Sud del Sud. Vorrei fare questo lavoro anche con i sindaci. E per questo è stato importante incontrare Leoluca Orlando nella sua qualità di presidente dell’Anci. Nessun sindaco deve essere lasciato solo».

E a proposito di Svimez, ecco il rilancio dell’industria: «Abbiamo potenzialità inespresse enormi sul turismo, sull’agricoltura, ma una grande regione come la Sicilia, però, non può vivere senza industria. Dobbiamo discutere di cosa e come produrre ma dobbiamo tornare a produrre».

Infine, gli anni universitari, la vita da studente fuori sede, quella speranza di tanti di tornare in Sicilia. La campagna elettorale per le regionali del 2006 che vide sfidarsi Rita Borsellino contro Totò Cuffaro. L’organizzazione del Rita Express, un treno partito dal Nord Italia che ha attraversato tutto lo Stivale, riportando in Sicilia gli studenti per votare. «Non torniamo per votare – dicevano – votiamo per tornare». Il giovane studente Peppe Provenzano era uno di loro. Oggi è tornato in Sicilia da ministro. È andato in una scuola. E ha parlato agli studenti del «diritto a restare». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

La notizia della morte di Ubaldo Ferrini ha aperto nella mia mente una caterva di finestrelle come pop-up. Finestrelle alle quali non saprei neanche dare un ordine preciso. Ricordi forse anche sbagliati (chiedo ai lettori di correggermi ove sbagliassi), ma di una cosa sono certo: questi pop-up sono uniti da un filo conduttore a cavallo […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]