Salvini a Conte: «Mio malgrado, ok a sbarco minori» E Razza ipotizza la truffa sulle cure date ai migranti

«Mio malgrado farà sbarcare i minori». È la sintesi della lettera con cui il ministro degli Interni Matteo Salvini ha deciso di cedere il passo davanti alla richiesta proveniente dal presidente del consiglio Giuseppe Conte di consentire ai minorenni da oltre due settimane a bordo della Open Arms di mettere piede a terra. 

Salvini ha scritto una lettera di risposta all’invito di Conte, sottolineando però di rimanere convinto di dover «perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali l’affermazione delle ragioni di diritto che ho avuto modo di esporti». Così facendo, dunque, nelle prossime ore dall’imbarcazione della ong dovrebbero scendere i 27 giovani. «Abbiamo chiesto di avere bisogno del tempo necessario per comunicare la notizia in modo da garantire l’equilibrio e la serenità di tutte le persone a bordo», ha scritto in un tweet l’organizzazione non governativa spagnola. Aggiungendo di augurarsi che «oggi possano scendere tutti».

In concomitanza con lo sbarco dei minori, una delegazione composta dal medico di sanità marittima e da alcuni poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, oltre che da alcuni militari della guardia costiera, dovrebbero salire sulla Open Arms per approfondire le valutazioni sullo stato di salute dei migranti. La decisione è stata presa in mattinata dalla procura agrigentina, dopo il caso riguardante le difformità tra i referti medici stilati dal personale di Cisom e quanto riscontrato dal personale del poliambulatorio di Lampedusa guidato da Francesco Cascio. Quest’ultimo, infatti, ha sostenuto che le persone sbarcate d’urgenza nei giorni scorsi non versavano in condizioni di salute particolarmente gravi. «Solo un caso di otite, nessuno di scabbia», ha dichiarato stamattina Cascio a MeridioNews.

A riguardo si registra anche l’intervento dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che, dichiarando di propendere per la versione di Cascio, si è spinto fino a ipotizzare la truffa in merito alle prestazioni sanitarie fornite. «Ho sentito ieri il direttore generale dell’Asp di Palermo e voglio disporre l’acquisizione dei certificati e delle cartelle cliniche – dichiara Razza -. Nessuno dimentichi, infatti, che le prestazioni sanitarie sono erogate dalla Regione Siciliana che ha il diritto di comprendere se esiste l’ipotesi di una truffa». Lo stesso assessore ieri era entrato in polemica con chef Rubio, accusato di avere accusato i lampedusani di avere sfruttato il fenomeno degli sbarchi. «Un’idiozia che non fa onore neanche a chi vuole farci diventare il ventre molle d’Europa», ha detto l’assessora. Al quale poco dopo ha replicato lo stesso noto personaggio televisivo: «Viviamo in un’epoca in cui se hai un cuore e aiuti, vieni considerato un debole».


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