Trapani, il sogno della B e le incertezze finanziarie Oggi il Cda per decidere sulle sorti della squadra

Un sogno che rischia di essere infranto. Il risveglio è stato amaro e passata la sbornia dei festeggiamenti per una promozione conquistata sul campo, contro ogni pronostico, torna a materializzarsi lo spettro dei campi polverosi dei campionati dilettantistici. Il Trapani Calcio rischia di scomparire, di non esistere più. Una favola durata 14 anni. Un tripudio di emozioni che ha unito la città. 

La lunga ascesa dall’Eccellenza alla serie B, conquistata due volte, la notte di San Siro, la serie A sfiorata. Tutto rischia di rimanere parte del passato di una società ad oggi senza alcuna certezza per il presente e senza alcun obiettivo per il futuro. Domenica scorsa, l’annuncio di Heller dell’acquisizione dell’80 per cento delle quote del Trapani Calcio aveva fatto tirare un sospiro di sollievo all’intera tifoseria. Circostanza, questa, smentita qualche ora dopo dall’amministratore delegato Maurizio De Simone, che ha parlato di altre trattative in corso definendo l’opzione Heller «l’ultima delle soluzioni in campo». 

Insomma, secondo le dichiarazioni di De Simone, la promozione avrebbe attirato l’interesse di ben tre cordate, che nel pomeriggio sono addirittura diventate dieci. Chi mente sapendo di mentire? La domanda è destinata a rimanere senza una risposta, così come le altre domande poste in questi mesi a De Simone riguardo le sorti della società. L’unica certezza è che un accordo preliminare firmato Heller-De Simone c’era. Un documento firmato un giorno prima della sfida contro il Piacenza e che adesso De Simone vuole annullare per «violazione del segreto contrattuale». Lo stesso amministratore delegato ha chiesto all’imprenditore romano «di fare un passo indietro» per il bene del Trapani. Un colpo di scena dietro l’altro. 

Novità del giorno tutte le telefonate che si sono susseguite in mattinata tra il sindaco Giacomo Tranchida, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e quello del Trapani Calcio Francesco Baglio. Tutti concordi sul fatto che l’unica ipotesi percorribile in questo momento sia il passaggio di società proprio a Giorgio Heller che avrebbe già tutto pronto per garantire l’iscrizione al campionato entro il 24 giugno, comprese le fideiussioni bancarie. 

Oggi, secondo quanto annunciato da Baglio, dovrebbe essere convocato un consiglio d’amministrazione per decidere finalmente le sorti della squadra. De Simone invece, prosegue il suo gioco al rialzo, trattando con altri personaggi. Dall’avvocato Giovanni Palm, ex vicepresidente della Juve Stabia, a Manfredi Caleca, un procuratore sportivo che opera in Messico. Caleca, di origini siciliane, ha trascorso la sua adolescenza proprio a Trapani. A 18 anni lasciò la città per proseguire gli studi in Texas dove incontrò la sua attuale moglie, una facoltosa donna di origini messicane, divenendo in poco tempo uno dei più quotati agenti di calciatori nel paese latino americano. 

«Adesso basta», dice chiaramente il sindaco Giacomo Tranchida, interpretando il sentimento dell’intera tifoseria. «Pur avendo rispetto delle dinamiche commerciali, ritengo che non si possa continuare a giocare con l’immagine e l’onorabilità della città di Trapani e continuare a calpestare le legittime aspettative della stessa e degli sportivi in nome di interessi privati – sottolinea il primo cittadino – Daremo formale mandato all’avvocatura comunale per intraprendere in opportuna sede ogni possibile situazione a salvaguardia e tutela degli interessi della comunità». I tifosi, dal canto loro, hanno deciso invece di manifestare ogni sera, a partire dalle 19,30, davanti la sede del Trapani Calcio, fino al prossimo 24 giugno, data della scadenza per l’iscrizione della squadra al campionato.


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