Rimpasto, tra i nomi in corsa c’è anche Aricò Fratelli d’Italia pronto a ultimatum su Messina

Sul palco di piazza Verdi a Palermo, questo pomeriggio, Nello Musumeci darà il via al lungo tour estivo di Diventerà Bellissima, il movimento fondato proprio dal governatore, con l’obiettivo di costruire un progetto ampio, nell’ambito del centrodestra, che dia voce alle istanze che arrivano dal Sud Italia.

Una manifestazione attesa, sullo sfondo di dinamiche ed equilibri in movimento dalle parti della maggioranza di governo. Anzi, della «coalizione di governo» per usare un termine caro al governatore, che non perde occasione per evidenziare come non abbia una maggioranza che lo sostiene a Sala d’Ercole, continuando a lanciare appelli alla responsabilità di tutta l’Aula.

Intanto, però, con quella coalizione tornerà a fare i conti a strettissimo giro, data l’improvvisa scomparsa dell’archeologo Sebastiano Tusa, già a capo dell’assessorato ai Beni culturali, e di Sandro Pappalardo, che ha rassegnato le proprie dimissioni dal Turismo.

In pole per il posto di quest’ultimo nell’esecutivo regionale continua a stare il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Manlio Messina. Una candidatura, la sua, fortemente caldeggiata da Roma e dall’ala più fedele a Giorgia Meloni all’interno del partito. Al punto che non sono isolate le voci di chi sostiene che la mancata nomina di Messina potrebbe fare riconsiderare ai deputati regionali di Fratelli d’Italia il sostegno al governo regionale. L’altro nome che circola come successore di Pappalardo è quello di Giampiero Cannella, le cui probabilità di approdare davvero al tavolo dei 12 di Musumeci, però, si assottigliano sempre di più.

C’è poi il tema Forza Italia: la poltrona che fu di Tusa, in effetti, è stata precedentemente occupata da Vittorio Sgarbi in quota berluscones, che oggi tornano a rivendicare la nuova nomina. Tra i profili circolati negli ultimi giorni, spunta anche il nome di Rosalba Panvini, già sovrintendente dei Beni Culturali di Siracusa. Ma non particolarmente gradita a Forza Italia. A cui Musumeci starebbe chiedendo lo sforzo di una nomina tecnica di alto profilo. Qualora questa figura non si dovesse individuare, a rivendicare maggiori spazi tra le grazie del governatore è anche l’ala palermitana di Diventerà Bellissima, che da settimane spinge sul nome del capogruppo Alessandro Aricò. In questo caso l’esponente palermitano tra i fondatori del movimento di Musumeci andrebbe al guida del Turismo, mentre i Beni Culturali passerebbero a Fratelli d’Italia.

Infine, la questione Armao: il commissario forzista Gianfranco Miccichè lo ha più volte definito «ex assessore». Ma dalle parti di Palazzo d’Orleans non hanno dubbi: Musumeci sarebbe disposto a chiedere ad Armao un passo indietro soltanto se la richiesta arrivasse dai vertici nazionali dell’alleato forzista. La partita, insomma, è ancora tutta aperta.


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