Sfruttamento degli operai, due imprenditori arrestati Lavoratori pagati 3 euro l’ora nonostante il contratto

Due imprenditori sono stati arrestati a Scicli per sfruttamento della manodopera. Al termine dei controlli sono stati trovati 14 operai che abitavano in magazzini adibiti ad abitazioni in condizioni fatiscenti. Agli stessi lavoratori veniva data una paga di tre euro l’ora, anche se alcuni di loro risultavano assunti secondo contratto. Ma i pagamenti spettanti per contratto non li avrebbero mai visti.

Così la polizia di Stato ha arrestato il 40enne M.C. e il 53enne P.C.. In particolare gli uomini della squadra mobile, coadiuvati dal personale del commissariato di Modica, dall’Ispettorato del Lavoro e dall’Asp (Ufficio Igiene e Spresal servizio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro) hanno sanzionato un’azienda florovivaistica dove sono stati trovati numerosi lavoratori di varie nazionalità intenti a coltivare le serre di un’azienda agricola e curare il bestiame di un’azienda vicina che si occupa di zootecnica, gestita peraltro dal padre di uno degli arrestati.

Ben 14 operai, molti dei quali stranieri (rumeni, nigeriani, senegalesi, tunisini) ma anche italiani avrebbero parlato delle assurde condizioni di sfruttamento. Le aziende gestite da quattro persone si occupavano di coltivazione di piante e fiori, ma uno degli indagati, il padre di uno degli arrestati, si occupava di allevare mucche da latte.

Sarebbero state riscontrate diverse violazioni in ordine all’impiego dei lavoratori: anche se formalmente erano stati assunti (ad eccezione di alcuni privi di contratto), di fatto non percepivano la paga prevista dalle norme vigenti, venendo pagati in alcuni casi anche 3 euro l’ora. Nessuno indossava i dispositivi di protezione, neanche coloro che utilizzavano i fitofarmaci così come disposto dai titolari. I lavoratori hanno dichiarato di non aver mai frequentato un corso di formazione per l’impiego di materiali tossici per la salute ed altamente pericolosi.

Inoltre, tra i dati più gravi riscontrati, è emerso che alcuni magazzini ed immobili fatiscenti sarebbero stati trasformati in abitazioni (sono in corso accertamenti sui probabili abusi edilizi) dove vivono abitualmente parte dei lavoratori, in particolar modo i rumeni ed i centro africani. I lavoratori sarebbero stati impiegati in totale assenza di condizioni di sicurezza e pagati in modo difforme rispetto a quanto indicato dai contratti di settore.

In questo caso la gravità dei fatti riscontrata ha indotto agli investigatori ad arrestare i due titolari, in particolar modo per le condizioni disumane dei lavoratori che vivevano all’interno dell’azienda. Mentre altri due soci sono stati denunciati in stato di libertà, perché avrebbero mantenuto una condotta meno grave rispetto agli altri soci, pur approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori al fine di percepire somme di denaro.

Al termine dei controlli effettuati da tutti gli enti intervenuti sono state comminate diverse sanzioni per importi in corso di definizione, in attesa di esaminare la documentazione che i titolari dovranno esibire nei prossimi giorni. Tra cui anche quella sulle strutture destinate a civile abitazione delle aziende controllate; al termine dei controlli verrà valutato l’eventuale abbattimento da parte del Comune di Scicli.


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