La battaglia della cameriera contro il lavoro nero «Chiedo ai colleghi un fronte comune di resistenza»

«Ho pensato per settimane a come esprimere il mio disappunto e, insieme, la mia comprensione per i miei ex colleghi e i miei ex datori di lavoro». Alessia Incontro, 38enne di Villasmundo (frazione di Melilli, nel Siracusano), alla fine un modo lo ha trovato. Sul suo profilo Facebook ha pubblicato lo screenshot di un messaggio inviato ai proprietari di un locale della sua zona che le avevano proposto di lavorare come cameriera a condizioni che ha ritenuto «inaccettabili: dieci ore al giorno, senza riposo settimanale e senza contratto per 3,50 euro l’ora», racconta a MeridioNews

Nel settore della ristorazione Alessia lavora da oltre vent’anni. «Ho cominciato che avevo 16 anni e – dice con rammarico – in tutto questo tempo ho solo quattro anni di contributi pagati. Ho sempre avuto la speranza di trovare datori di lavoro che mi mettessero in regola». C’è poi un evento nelle vita della donna che cambia il corso delle cose. «A novembre del 2018 ho avuto un incidente stradale, ho riportato molte fratture e sono stata ingessata per tre mesi. Dopo circa dieci anni che lavoravo per loro, ho chiesto ai titolari la cortesia di mettermi in regola – sottolinea – e loro mi hanno chiesto metà dei contributi». 

«Ho sempre pensato che sarebbe un lavoro bellissimo se fosse regolamentato e, invece, in quest’ambiente lavorativo, troppo spesso – aggiunge – vengono considerate normali condizioni che, in realtà, sono assurde. E conosco centinaia di colleghi che, molti anche per necessità, quelle condizioni le accettano. L’ho fatto anche io in passato, poi ho campito che avere 50 euro in tasca non paga e non permette di costruire una vita, nemmeno professionale». È durante il lockdown che Alessia decide di creare un gruppo su Whatsapp in cui riunire le diverse professionalità che ruotano attorno al mondo della ristorazione – in particolare nella zona di Lentini, Carlentini e Augusta – a cui «chiedere di rifiutare di lavorare in nero. L’intento – aggiunge – era quello di fare un fronte comune di resistenza per chiedere il rispetto dei nostri diritti». Una modalità che all’inizio stava prendendo forma con un centinaio di iscritti attivi. 

Quando le misure restrittive si sono allentate e la vita è pian piano ripresa, «ognuno è tornato al proprio posto, una buona metà dei partecipanti è uscita dal gruppo – dice Incontro – chi è rimasto è diventato un fantasma e mi sono anche sentita dire che “tanto è una guerra persa“. Il problema è che quella guerra nemmeno la fanno». Una chiamata alle armi che sarebbe stata la base per creare «un’associazione di tutela per tutti gli addetti del settore della ristorazione». Avendo deciso di non scendere più a compromessi, Incontro dalla fine del lockdown ha lavorato un solo giorno «con un contratto a chiamata. Quello che vorrei direi ai miei colleghi – conclude – è di non essere deboli di fronte a subdoli ricatti da parte di imprenditori, di non diventare mai schiavi». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]