A largo della Sicilia con sei tonnellate di hashish Valore 60 milioni di euro, sequestata barca a vela

Un mega carico di 6,2 tonnellate di hashish dal valore di 60 milioni di euro è stato bloccato su una barca a vela in acque internazionali, a largo della costa meridionale della Sicilia. L’operazione, denominata Libeccio international, è stata eseguita nel pomeriggio del 10 aprile da parte del comando Regionale della Guardia di Finanza Sicilia, in cooperazione con il comando operativo di Pratica di Mare e il Servizio Centrale Investigativo Criminalità Organizzata di Roma. L’imbarcazione è stata portata al porto di Pozzallo ed è stata sequestrata.  

A bordo sono stati trovati 231 tipici sacchi di iuta contenenti cinque differenti qualità di hashish, contraddistinti da loghi o cifre, tra i quali anche quello di una nota casa automobilistica. Le Fiamme Gialle, dopo aver preso contatti con la Procura della Repubblica di Ragusa, hanno sequestrato l’imbarcazione, la droga trasportata e la strumentazione di bordo utile alla ricostruzione della reale rotta seguita. I tre membri dell’equipaggio, M.M. A. classe 59, P.H. J. classe 66 e R.B. A. classe 87, tutti di nazionalità spagnola, sono stati successivamente portati nel carcere di Ragusa. 

L’operazione è stata portata a termine grazie anche al coordinamento internazionale con le autorità francesi e spagnole e al supporto fornito dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga italiana. Sono stati impegnati i finanzieri dei Nuclei di Polizia Economico Finanziaria di Palermo e di Ragusa, del Roan di Palermo insieme a quelli della Tenenza e della Sezione Operativa Navale di Pozzallo. Gli investigatori sottolineano come il traffico di mega carichi di droga attraverso il Mediterraneo sia sempre più frequente, anche grazie alla persistente situazione di grave instabilità politica di alcune aree del Nord Africa, veri e propri hub per i traffici illeciti nel Mediterraneo. 

Le sei tonnellate di hashish sequestrate sarebbero partite dal Marocco. Ma a far scattare l’allarme è stata una sosta in Spagna, da dove la barca è ripartita, prendendo una rotta di navigazione a sud delle coste siciliane. Il mezzo era sospettato di essere coinvolto in traffici di stupefacenti in quanto già oggetto di indagine da parte degli organi investigativi spagnoli della Guardia Civil e della Vigilanza Aduanera. Sono quindi partite le ricerche e dopo 72 ore, nel pomeriggio del 10 aprile, in acque internazionali, un elicottero del Corpo ha individuato la barca a vela Luna III, un monoalbero di 12 metri battente bandiera spagnola. A circa 86 miglia marine a Sud delle coste siciliane è avvenuto l’abbordaggio da parte del Pattugliatore Multiruolo P.02 Monte Cimone e del Pattugliatore Veloce PV 9 Cinus del gruppo aeronavale di Messina. 

La sostanza stupefacente sequestrata destinata ai consumatori europei, avrebbe potuto fruttare, al dettaglio, circa 60 milioni di euro. La Luna III è la quinta imbarcazione che viene sequestrata nel Canale di Sicilia dall’estate scorsa dopo la Quest, la Remus, la Leucothea e il veliero El Canonero, tutte con equipaggi europei.


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