Trapani, padre e figlio arrestati con droga Bad Boys A casa con porte blindate e rottwailer come guardia

I carabinieri della sezione radiomobile di Trapani hanno tratto in arresto, in flagranza di reato Giovanni Alagna ed il figlio Ivan entrambi trapanesi, già noti alle Forze dell’ordine per i loro passati turbolenti.

Nella mattina di venerdì, i carabinieri, dopo una serie di accertamenti e stratagemmi messi in atto per scardinare le difese come porte blindate e telecamere di sicurezza presenti presso l’abitazione dei due soggetti sita nel popolare Rione Palme, facevano irruzione nell’abitazione di via Ardito. A nulla valevano i tentativi dell’Alagna Giovanni rivolti al figlio con forti urla di avvisarlo della presenza dei Carabinieri e quindi di disfarsi di quanto illegalmente detenuto. Il giovane, in fretta e furia raccoglieva lo stupefacente presente in casa e lo gettava nel cortile di due anziani coniugi confinanti con la propria abitazione, passando per un piccolo cortiletto, difeso da un grosso cane di razza rottwailer.

Tale estremo gesto era però inutile, in quanto i carabinieri intuivano subito tutte le manovre elusive messe in opera da padre e figlio. Nel cortile dei vicini di casa veniva recuperata, dopo essere riusciti a mettere in sicurezza il grosso Rottwailer, una busta con all’interno circa mezzo chilo di hascish in panetti, appunto marchiati con la scritta Bad-Boys e un sacchetto con all’interno circa 40 grammi di cocaina purissima. La perquisizione domiciliare, effettuata con l’unità cinofila antidroga Ron dei Carabinieri cinofili di Palermo, permetteva di rinvenire mannitolo e bilancini di precisione ancora sporchi di cocaina, nonché circa 600 euro che il giovane Alagna aveva tentato di nascondere nella borsetta della fidanzatina presente in casa all’arrivo dei militari. Padre e figlio erano inoltre in possesso di evoluti scanner elettronici che servono per individuare eventuali cimici messe dalle Forze di Polizia.

Entrambi venivano tratti arresto . Dopo la convalida il padre veniva tradotto presso il carcere di Trapani mentre il figlio sottoposto agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

(Fonte: Comando provinciale dei carabinieri di Trapani)


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