Servono 680 milioni per ridurre rischio idrogeologico Ecco come chiedere contributi nei Comuni alluvionati

C’è tempo fino al 18 febbraio per chi ha subito danni nelle proprie abitazioni e nelle aziende a causa delle alluvioni che hanno colpito la Sicilia tra metà ottobre e i primi di novembre, per chiedere un rimborso delle spese. Un sostegno minimo – fino a cinquemila euro per le case e fino a 20mila euro per le imprese – che rientra tra i «primi interventi di protezione civile in conseguenza degli eccezionali interventi meteorologici». Misura di carattere nazionale che comprende anche le altre Regioni flagellate dal maltempo in autunno. In Sicilia è il dipartimento regionale della protezione civile ad occuparsene. E sempre dallo stesso dipartimento, guidato da Calogero Foti, scelto come commissario del governo nazionale arriva una stima complessiva delle risorse economiche necessarie per ridurre in tutta l’Isola il rischio idrogeologico: servono 680 milioni di euro per intervenire su strutture pubbliche e private. 

«Adesso – afferma il presidente della Regione Nello Musumeciabbiamo una fotografia nitida del fabbisogno economico destinato a ripristinare condizioni di sicurezza e di normalità in ogni zona colpita. L’auspicio è che almeno un terzo di queste risorse ci possa essere riconosciuto da Bruxelles, a cui abbiamo inoltrato immediatamente un dettagliato rapporto con l’obiettivo di accedere, per la prima volta, al Fondo di solidarietà dell’Unione europea. Un’attenzione che crediamo di meritare alla luce degli eventi meteorologici davvero straordinari che hanno letteralmente sconvolto l’Isola in tutta la sua interezza».

Intanto i residenti nei Comuni colpiti dalle alluvioni tra ottobre e novembre (di cui in fondo all’articolo forniamo l’elenco) possono consultare i criteri per l’assegnazione delle risorse e la modulistica sul sito della protezione civile regionale. Le somme necessarie verranno prelevate dal budget stanziato dalla Protezione civile e che ammonta a circa sei milioni e mezzo di euro. Molti i paletti da per accedere a questi finanziamenti. Per quanto riguarda il contributo per le abitazioni danneggiate (massimo cinquemila euro), la casa deve essere quella dove si risiede in maniera stabile, non rientrano quelle realizzate in tutto o in parte in violazione delle normative urbanistiche ed edilizie, e l’erogazione del contributo avverrà solo dopo aver sostenuto e fatturato le spese. Avranno precedenza gli immobili soggetti a ordinanza di sgombero da parte del sindaco, seguiranno quelli danneggiati ma non sgomberati e per finire le case dove i danni sono stati limitati agli arredi. 

Per quanto riguarda invece i contributi per le attività economiche (massimo di 20mila euro): rientrano le imprese che hanno subito danni alle strutture, agli impianti, agli arredi a alle materie prime e ai prodotti distrutti o non più utilizzabili. Bisogna essere iscritti alla Camera di Commercio ed essere titolari di partita Iva, oltre che in regola con i versamenti assistenziali, previdenziali e assicurativi nei confronti di Inail e Inps. «Stiamo vigilando sul rispetto di tempi stretti», precisa Musumeci. Secondo quanto riferito dal capo della protezione civile regionale Foti finora sono stati spesi sette milioni di euro per i danni derivanti dalle alluvioni di ottobre e novembre. 

Ecco l’elenco dei Comuni per cui la Regione ha chiesto lo stato di calamità e che rientrano tra quelli dove i residenti danneggiati possono chiedere il contributo. 

Provincia di Ragusa: Scicli, Modica e Ispica (per gli eventi del 14 e 15 ottobre).
Provincia di Siracusa: Rosolini (per gli eventi del 14 e 15 ottobre), Buccheri, Buscemi, Cassaro, Palazzolo Acreide, Noto, Sortino, Avola, Siracusa, Pachino, Francofonte, Lentini, Carlentini, Ferla, Canicattini (per gli eventi dal 18 al 20 ottobre).
Provincia di Catania: Palagonia, Castel di ludica, Militello val di Catania, Mineo, Ramacca, Scordia, Vizzini e Catania (per gli eventi dal 18 al 20 ottobre).
Provincia di Enna: Agira e Piazza Armerina (per gli eventi dal 18 al 20 ottobre).
Provincia di Trapani: Campobello di Mazara, Calatafimi, Castelvetrano, Marsala, Partanna, Petrosino, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Vita e Poggioreale (per gli eventi dal 15 al 22 ottobre)
Provincia di Palermo: Bagheria, Caccamo, Campofelice di Roccella, Geraci Siculo, Polizzi Generosa, Santa Flavia, Altavilla Miliccia, Altofonte, Belmonte Mezzagno, Bolognetta, Bisacquino, Castellana Sicula, Campofelice di Fitalia, Campofiorito, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Contessa Entellina, Corleone, Godrano, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Roccapalumba, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Prizzi, Santa Cristina Gela, Valldeolmo, Vicari (per gli eventi del 2, 3 e 4 di novembre).
Provincia di Agrigento: Agrigento, Alessandria Della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cammarata, Campobello di Licata, Casteltermini, Cianciana, Favara, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Palma di Montechiaro, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Santo Stefano di Quisquina, Sciacca, Villafranca Sicula (per gli eventi del 2, 3 e 4 di novembre).
Provincia di Caltanissetta: Acquaviva Platani, Campofranco e Caltanissetta (per gli eventi del 2, 3 e 4 di novembre).


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