Botti, bollettino di guerra tra Palermo e Agrigento Cinque bambini con amputazioni, ustioni e lesioni

«Abbiamo un bollettino di guerra e al momento non siamo in grado di dire che non arriveranno altri casi nelle prossime ore». Sono le parole usate dalla direttrice sanitaria dell’Arnas Civico di Palermo, Rosalia Mulè, per commentare il numero di feriti, tutti giovanissimi e bambini, arrivati nel nosocomio tra la notte di ieri e questa mattina. 

I due casi più gravi arrivano da Naro e Palermo. Un 15enne di origini romene, residente nella località dell’Agrigentino, ha riportato gravi conseguenze agli arti superiori: il ragazzo, infatti, ha avuto l’amputazione di una mano, mentre per l’altra i chirurghi stanno cercando di intervenire per salvarla. A perdere una mano è stato anche un bimbo di appena otto anni che vive nel capoluogo. Entrambi sono arrivati in ospedale nelle prime ore di ieri notte.

Casi molto più recenti, molto probabilmente causati dall’avere preso da terra petardi inesplosi durante la giornata di ieri, sono quelli che riguardano un undicenne con ustioni di primo grado alla mano, un 18enne con ustioni di primo grado al volto, ma anche un bambino di dieci anni con ferite multiple alle gambe e un coetano che ha riportato ustioni di primo e secondo grado alle mani. Completano la lunga lista un 12enne con ustioni al volto e un 20enne di Ribera, in provincia di Agrigento, che è da poco arrivato con un trauma complesso alla mano.

Le notizie di oggi si sommano a quelle di ieri, provenienti perlopiù dalla Sicilia orientale. A Catania, infatti, un 43enne ha avuto amputata una mano, mentre un uomo originario dell’Acese ha perso tre dita. I feriti nel complesso sono stati sette in provincia. Nel Messinese, invece, si sono registrati tre casi.


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