Centrodestra alle Europee, Musumeci non si schiera? I complicati equilibri all’Ars e il ruolo degli autonomisti

Che i nervi siano a fior di pelle lo dimostra l’insolita quantità di botta e risposta a mezzo stampa che diversi esponenti del centrodestra nell’Isola hanno rivolto l’uno contro l’altro. Il tema che tiene banco, ancora una volta, è quello delle elezioni Europee del prossimo maggio. Ma anche le ancora lontane amministrative nel capoluogo fra poco più di tre anni. E soprattutto i flebili equilibri della coalizione di governo, che è appunto «coalizione, non maggioranza» come non manca di rimarcare il governatore Musumeci ad ogni occasione utile. 

E nel grande caos dei destini incrociati, esattamente come avvenuto alle scorse elezioni politiche per il rinnovo del parlamento nazionale, gli esponenti di Diventerà Bellissima e del governo regionale potrebbero decidere di non scegliere. E restare, ancora una volta, al balcone a vedere cosa accade. La «cosa autonomista» auspicata un po’ da tutti i big del centrodestra siciliano nella convention di qualche settimana fa a Cefalù, sembra in parte già sfumata, dietro l’ennesimo fine settimana di fuoco: dall’incoronazione di Giulio Tantillo candidato alle europee a Palermo, alla presenza di Gianfranco Micciché, all’assemblea di Diventerà Bellissima, spaccata tra chi punterebbe sul progetto autonomista immaginato da Raffaele Lombardo e chi, invece, preferirebbe una visione più filoleghista del movimento. 

Ma Musumeci deve cercare di tenere tutto insieme, comprese quella Lega che mal volentieri dialoga con Forza Italia e quella parte dei forzisti che, neanche troppo velatamente, considera Salvini «uno stronzo». E poi c’è l’Assemblea regionale, con i numeri fin troppo risicati e che rischiano di frantumarsi ulteriormente dopo le Europee, tra le fughe in avanti del deputato Udc Vincenzo Figuccia, i mal di pancia interni a Forza Italia, dove gli otto posti disponibili per la lista in vista del rinnovo del parlamento di Bruxelles sono troppo pochi, e la «cosa autonomista» che i vicinissimi di Lombardo insieme a molti tra gli ex di Sicilia Futura vorrebbero comunque veder nascere.

E se in molti hanno notato l’assenza di Raffaele Stancanelli dalla convention palermitana di Musumeci, ecco che i ben informati vedono già un futuro autonomista per gli uomini di Cardinale, da Totò Cascio a Edy Tamajo, passando per Salvo Lo Giudice e Nicola D’Agostino (tutti piuttosto defilati rispetto agli psicodrammi di casa dem). Gli autonomisti futuri immaginano una lista congiunta con Fratelli d’Italia in grado di superare la soglia nazionale del 4 per cento. Uno scenario, questo, che potrebbe comportare uno stravolgimento della geografia politica a Palazzo dei Normanni e far nascere un nuovo gruppo coi fedelissimi di Lombardo (Giuseppe Compagnone, Giovanni Di Mauro, Giuseppe Gennuso e Carmelo Pullara), che isolerebbe gli uomini di Saverio Romano all’Ars, i due assessori Roberto Lagalla e Toto Cordaro. E non a caso c’è chi, dalle parti della maggioranza, chiede «a che titolo, a quel punto, Musumeci potrebbe concedere a Romano due assessorati, con due soli deputati in assemblea?».

Le tensioni inevitabilmente si riversano anche nel dibattito futuristico sul Comune di Palermo: Micciché lancia un uomo di Forza Italia, e Saverio Romano replica dicendosi pronto a correre per la poltrona di primo cittadino. E ancora Carolina Varchi (Fdi) accusa l’ex ministro di non avere più consenso e la difesa del fedelissimo di Cuffaro affidata in serata all’ex consigliera comunale, Doriana Ribaudo. Equilibri. Troppo flebili per tenere dopo le Europee. E Musumeci lo sa bene. Al punto che in molti, tra i suoi vicinissimi, ammettono già che «le prossime elezioni non sono una priorità per Diventerà Bellissima, che preferisce continuare a lavorare per il bene della Sicilia».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]