Abusivismo, in Sicilia oltre 26mila case non sanabili Musumeci: «Lavoriamo a ddl per sbloccare pratiche»

“Sul fronte abusivismo edilizio siamo messi male perché abbiamo 26.650 casi di abusivismo non sanabile, il più alto d’Italia dopo la Calabria. Inoltre ci sono 736 mila pratiche di richiesta di sanatoria, distribuite nei 390 comuni dell’Isola e nessuno le tocca”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. 

“Sono casi – ha aggiunto – che vanno affrontati con due pinze: una l’abbattimento dell’edificio; l’altra, l’acquisizione dell’edificio al demanio pubblico di quelli che possono essere funzionali. Nell’uno e nell’altro caso il proprietario deve versare un onere al comune e questo deve avere un capitolo di bilancio intestato all’abusivismo. Se il sindaco non interviene commette un reato. Vogliamo affrontare questa vicenda, senza morti e feriti. Stiamo cercando di proporre un disegno di legge che permetta ai sindaci di sbloccare queste pratiche”. 

“Abbiamo chiesto udienza, con l’assessore al Territorio Toto Cordaro, al procuratore di Palermo – ha detto Musumeci – e ci ha assicurato che sul tema dell’abusivismo i riflettori resteranno accesi vigilando affinché le amministrazioni facciano il proprio dovere di fronte agli abusi. Sappiamo che i costi degli abbattimenti sono onerosi, si va da 20 a 40 mila euro, ma se non ci sono i soldi si possono chiedere alla Cassa depositi e prestiti dove esiste un fondo per questi interventi e se non vi danno conto a Roma – ha detto rivolgendosi ai sindaci presenti a palazzo d’Orleans – il denaro ve lo diamo noi. Non possiamo tenere l’onta di essere la Regione con il più alto tasso di abusivismo, se non li demolite, voi ve ne andate a casa e li demolisco io”. 

“Su questo tema serissimo – ha sottoolineato Musumeci – non si può giocare. Concorderemo con l’Anci quello che dobbiamo fare, accettiamo proposte, suggerimenti. Il ddl sullo sgombero della casa inoltre – ha aggiunto Musumeci – non parla di abbattimento ma richiede l’intervento del sindaco per rendere inabitabili le case abusive che ricadono in zone vulnerabili e pericolosamente esposte alle calamita’ naturali. Non farlo diventa grave violazione di legge. Il sindaco deve fare la ricognizione delle case abusive e di quelle che si trovano in zone di assoluto pericolo per evitare che quelle case diventino altre tombe”, ha concluso il presidente della Regione.

(Fonte: Ansa)


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]