Un barchino è arrivato alle 4 di stamattina, l'altro sei ore dopo. In totale 25 migranti che hanno trovato iniziale accoglienza nell'hotspot che continua a funzionare nonostante gli annunci di chiusura del governo. Bartolo: «In Italia si vuole far sapere che gli sbarchi sono finiti»
Lampedusa, doppio sbarco con piccole imbarcazioni Partiti dalla Tunisia, «gli arrivi continuano nel silenzio»
Non si fermano gli sbarchi a Lampedusa. Due piccole imbarcazioni sono arrivate oggi sulle coste dell’isola: la prima alle 4 del mattino con 13 migranti, la seconda poco prima delle 10 con altre dodici persone. A darne conferma a MeridioNews è Pietro Bartolo, il medico, noto per il suo impegno nell’accoglienza, che continua a gestire l’ambulatorio sanitario: «Sono arrivati con imbarcazioni molto piccole rischiando di morire in mare. Sono tutti in buone condizioni di salute, anche perché chi arriva dalla Tunisia non vive i campi di prigionia e le torture della Libia. Sono per lo più giovani che scappano dalla miseria dell’entroterra tunisino».
Nel silenzio generale Lampedusa non ha mai smesso di ricevere migranti che vengono accompagnati nell’hotspot, in realtà mai veramente chiuso nonostante gli annunci del governo nazionale. Rimangono lì solitamente 48 o 72 ore, il tempo di essere smistati in altre strutture dalla Prefettura di Agrigento. e sono liberi di girare per l’isola.
Non solo tunisini. Lo scorso 21 settembre a Lampedusa sono arrivati 64 migranti provenienti dalla Libia, tra cui molti subsahariani e minori. «È stata una sorpresa – racconta Bartolo – perché non ne vedevamo da diversi mesi. C’era pure una famiglia siriana con un bambino molto piccolo. Ma nessuno ne parla – conclude il medico – perché si vuole far sapere che in Italia non arrivano più migranti».