Ars, 75% dei deputati riceve bonus per cariche aggiuntive La polemica si riaccende sulla nuova commissione Statuto

Oltre la polemica, il disegno di legge per frenare il proliferare di poltrone. Il nuovo caso all’Assemblea Regionale Siciliana è esploso ieri, quando è stata eletta la deputata Elvira Amata a capo della commissione Statuto, una commissione speciale costituita per elaborare le modifiche alla Carta costituente regionale e che, invece, sembra essere nata sotto la stella sbagliata. Così, dei 13 componenti dell’organismo parlamentare, in quattro non hanno preso parte alla prima convocazione. I deputati della maggioranza, Vincenzo Figuccia e Marianna Caronia, insieme ai colleghi del Pd Baldo Gucciardi e Antonello Cracolici. I primi in rotta con la maggioranza a causa della mancata elezione al vertice della commissione dello stesso Figuccia, i secondi perché non ritengono necessaria l’esistenza della commissione.

«Ho cercato di capire – ha detto Cracolici – qual era l’intendimento della commissione, chiamata a trattare una materia delicata, di riforma della nostra carta costituzionale, ma è stato chiaro che l’unico intendimento fosse sistemare gli equilibri della maggioranza, assegnando una presidenza a una forza politica a loro alleata. Vogliono fare così? Lo facciano pure, ma io la faccia non ce la metto, né in questa occasione né in altre convocazioni».

Anche Gucciardi, eletto in sua assenza vicepresidente della commissione, annuncia di non voler partecipare ai lavori dell’organismo parlamentare e di voler rinunciare alla carica. «Il gruppo parlamentare del Pd – aggiungono i due insieme con il capogruppo Giuseppe Lupo – é contrario alla costituzione della commissione Statuto perché nasce senza un credibile programma dei lavori. Siamo contrari al proliferare di commissioni solo per creare nuove poltrone senza alcuna utilità».

Una linea rispetto alla quale Figuccia annuncia battaglia in Assemblea: «Sto lavorando a un disegno di legge che prevede l’azzeramento delle indennità di carica aggiuntive. Al momento su 70 deputati più di 50 prendono indennità aggiuntive, tra capigruppo, consiglio di presidenza, presidenti di commissioni, vicepresidenti e segretari. Di questo passo, qualcuno verrà chiamato per danno erariale. E, sinceramente, non escludo che in alcune commissioni si stiano verificando profili di danno erariale per inattività, a cominciare dalla Prima».

L’ammontare delle indennità di carica aggiuntiva è espressamente indicato sul sito dell’Ars: si va dai 1.159 euro per i deputati segretari, i presidenti di commissione e i capigruppo, ai circa 300 euro per i vicepresidenti di commissione, ai 145 euro per i segretari degli stessi organismi parlamentari. Una regola, questa, che vale per le sei commissioni legislative permanenti, ma anche per la commissione Antimafia. Le altre commissioni speciali sono, invece, disciplinate da appositi decreti del presidente dell’Assemblea e possono variare a seconda di quanto stabilito nei singoli casi.


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