Finanziaria, paletti anche ai precari degli enti locali Armao: «Impugnato solo 10 per cento della legge»

Adesso il piano B si chiama assestamento di bilancio. Prima della pausa estiva l’Ars dovrà esaminare le correzioni alla manovra finanziaria approvata ad aprile e proprio quella sarà la sede in cui alcune delle norme impugnate dal Consiglio dei Ministri potranno essere rimodulate e inserite ancora una volta in bilancio.

Potrebbe essere così per l’articolo sulle concessioni degli immobili che ricadono nelle aree demaniali, il cui limite massimo verrebbe abbassato da 50 a 30 anni, come per altre norme di carattere generale. Il governo prova a guardare il bicchiere mezzo pieno, nonostante le critiche ricevute per l’impugnativa da parte di Palazzo Chigi, secondo l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, «l’assetto generale ha tenuto. Erano stati sollevati 27 rilievi – dice – e alla fine soltanto 13 articoli sono stati impugnati, il 10 per cento dell’intera legge. Portiamo a casa risultati importanti».

Certo, resta il grande tema delle stabilizzazioni, che sicuramente non potrà essere affrontato in sede di assestamento di bilancio. «Si tratta di questioni che andranno affrontate direttamente con Roma – ammette ancora Armao – bisogna trovare il modo per superare questa situazione. È chiaro che parliamo di un tema che va affrontato, che abbiamo ereditato e che non può essere lasciato irrisolto». Ma, insomma, per quello bisognerà attendere ancora un po’, nonostante tra gli ex Pip sedotti e abbandonati le acque siano comprensibilmente agitate.

L’impugnativa, di fatto, si appella al divieto di nuove assunzioni nelle società partecipate. Un rilievo che non blocca, dunque, soltanto la norma sui Pip, ma anche quelle si Irfis e Sas, bloccando di fatto anche le assunzioni dei catalogatori. E non si ferma qui l’elenco dei precari che temono per il proprio futuro lavorativo: non va meglio anche guardando ai precari degli enti locali. Nonostante l’articolo che li riguardava non sia stato impugnato, infatti, la stabilizzazione coinvolgerà soltanto quella piccolissima fetta di precari che lavorano in Comuni i cui bilanci non sono in rosso e con i posti liberi in pianta organica. Insomma, su una platea di oltre cinquemila lavoratori, appena qualche centinaio, di fatto, rischia di arrivare a firmare un contratto di lavoro finalmente a tempo indeterminato.

Restando, infine, ancora una volta in tema lavoro, ecco che l’impugnativa blocca sia le progressioni dei dipendenti che i prepensionamenti, ma non si esclude l’ipotesi di tornare, già nell’assestamento di bilancio, sul tema degli avanzamenti di carriera del personale regionale. Stop ai contributi a pioggia in assenza di copertura finanziaria, mentre resta in bilico la norma sulla riqualificazione dei centri storici: se l’articolo 63, infatti, è passato indenne dal Consiglio dei Ministri, ad essere impugnato è stato l’articolo 34, che di fatto assicurava la copertura finanziaria ai progetti di riqualificazione ed edilizia cooperativa.

«Ricordiamo però – conclude Armao – che a ricevere l’ok senza ulteriori rilievi sono state norme importanti, come i 200 milioni per le imprese, le norme per la certificazione crediti nel settore rifiuti, la tutela della condizione di insularità. Per il resto, delle 14 norme impugnate molte potranno essere emendate già con la prossima legge, superando i rilievi e facendo decadere l’impugnativa, per altre ci difenderemo in Corte costituzionale».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]