Disabili gravissimi, Regione verso revisione dei beneficiari Sospetti sui numeri che arrivano dal Trapanese ed Ennese

Le maglie sono troppo larghe e dentro ci sarebbe finito anche chi, pur dovendo convivere con una disabilità, non avrebbe i requisiti per essere definito «gravissimo». È questo il dubbio che serpeggia tra i corridoi degli assessorati regionali alla Salute e alle Politiche sociali, impegnati in questi giorni a redigere, come previsto dalla Finanziaria, i nuovi criteri per la disciplina dell’assegno di cura per i disabili gravissimi, pari a 1.500 euro mensili.

Dopo l’ennesima bufera che si è abbattuta sulla giunta per la mancata erogazione delle somme per l’assistenza domiciliare, il governo torna a mettere mano ai conti, che ancora una volta non tornano. I disabili non hanno ancora ricevuto gli assegni del primo quadrimestre del 2018 (seimila euro ciascuno), nonostante l’assessorato abbia provveduto ad accreditare le somme alle Asp già lo scorso 21 giugno. Ma dopo la bacchettata a mezzo stampa dell’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, ai dirigenti delle aziende sanitarie, ecco che in molti assicurano che a strettissimo giro gli assegni verranno versati alle famiglie.

Una buona notizia per i diversamente abili che anticipa, però, la probabile mazzata: insostenibili, infatti, sono per la Regione i costi per garantire l’assegno a tutti, per cui bisognerà scremare le priorità. E al momento da piazza Ottavio Ziino (sede dell’assessorato alla Salute) non si esclude nemmeno che possa essere necessario ridimensionare la cifra dell’assegno, oltre a sfrangiare notevolmente la platea dei beneficiari della somma. Anche perché i numeri dei disabili gravissimi suddivisi per provincia hanno fatto sorgere più di un sospetto tra i vertici dei due assessorati. 

Non soltanto perché, a livello regionale, si è passati dai circa tremila disabili gravissimi censiti dal governo Crocetta agli attuali 10.616 riconosciuti dalle Asp. Ma anche perché, in proporzione al numero di abitanti, a molti è apparso spropositato il dato della provincia di Trapani, dove a fronte dei 430mila abitanti, i disabili gravissimi in capo alla Asp sono 1.338. A parità di popolazione, per intenderci, la provincia di Agrigento ne conta 866. Anche il dato di Enna appare «eccessivo», sussurrano dalle retrovie: nonostante nell’Ennese viva circa la metà dei residenti del Ragusano, i disabili gravissimi sono 458, mentre nel territorio ibleo sono 412. E poi le grandi città: 2.703 gli assegni che verranno erogati dall’Asp di Palermo, 1.869 dall’Asp di Catania, 1.426 dall’azienda sanitaria di Messina. In totale, soltanto per il primo trimestre, saranno erogati poco meno di 64 milioni di euro, per un totale di 191 milioni di euro in un anno soltanto per i disabili gravissimi, sui complessivi 270 milioni inseriti in Finanziaria per le disabilità. Insomma, di vertice in vertice, tra l’assessorato alla Famiglia e quello alla Salute, alla Regione sembra che già per la prossima settimana saranno resi noti i nuovi parametri per l’accesso all’assegno.

Intanto le associazioni di disabili mantengono alta l’attenzione: «Lascia basiti – ammette Giovanni Cupidi, del comitato #SiamoHandicappatiNoCretini – che l’assessore Razza possa tuonare contro le Asp. E, attenzione, lungi da noi voler difendere le aziende sanitarie, ma in questo caso non hanno colpe sui ritardi, dal momento in cui l’assessorato ha dato il via libera ai fondi del primo quadrimestre soltanto lo scorso 21 giugno. Ma al di là del ritardo dell’assessore sui nostri assegni, ci chiediamo in che modo intenda invece procedere la Regione a supporto dei disabili gravi, che non percepiscono alcun aiuto ormai sa due anni. Ci sono – continua Cupidi – 40 milioni di fondi comunitari dal fondo sociale europeo, ma nessuno sa dirci se qualcuno stia chiedendo a Bruxelles quelle risorse o meno. Restiamo in attesa con grande preoccupazione, sia per le risorse che non arrivano che per questo gioco delle parti tra l’assessorato e le Asp che – conclude – non incanta nessuno».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]