Elezioni Ragusa, Calabrese per metà del centrosinistra «Coalizione divisa? Primo turno servirà come primarie»

Il centrosinistra si presenta diviso alle amministrative che domenica chiameranno alle urne i cittadini di Ragusa, per il rinnovo di sindaco, giunta e consiglio comunale. Giuseppe Calabrese e Giorgio Massari non sono riusciti a fare sintesi e a sostegno del primo troviamo, oltre a Pd e Territorio, anche le liste civiche Pericentro, Io resto qui e RagusiAmo. Un anno fa, Calabrese è diventato il segretario del Pd di Ragusa, l’investitura ufficiale in qualità di candidato è stata, dunque, un passaggio successivo quasi scontato. 

In caso di vittoria, qual è la prima cosa che farebbe, la più importante e urgente per la città?
«Ridare pieno decoro al centro urbano e alle periferie. Mi riferisco, molto semplicemente, alla pulizia e alla manutenzione delle strade e delle piazze di tutta la città, comprese quelle periferiche. Ragusa aveva un vanto: essendo una città relativamente piccola, poteva presentarsi agli occhi dei visitatori in una condizione gradevole e accogliente, così come ci era riconosciuto da tutti. Oggi abbiamo compromesso in modo grave questo speciale biglietto da visita».

Come vede la sua Ragusa tra cinque anni?
«Una città completamente rinnovata, con un parco progetti già in parte realizzato, con un centro storico più vivace, con periferie dotate di servizi ma soprattutto con la consapevolezza di avere garantito pari dignità e occasioni a tutti i cittadini. Non possiamo lasciare indietro chi è in difficoltà. E dico questo perché è un mio valore, ma anche perché i disagi sociali rischiano poi di fagocitare chi apparentemente sta meglio creando disequilibri e problematiche sociali importanti».

Perché dare fiducia a lei e alla sua squadra?
«Perché è formata da gente competente, qualificata, esperiente, che sa cosa vuole nell’attuazione di un programma che abbiamo redatto raccogliendo le esigenze della città. Una città che dovrà essere sempre più moderata e progressista. Per realizzare il nostro programma tutta la squadra che mi sostiene è pronta a dare il proprio contributo e a poter contare su assessori di livello (Tonino Solarino, Massimiliano Vitale e Giuseppe Cucuzzella quelli già designati) e come quelli che nominerò all’indomani del 10 giugno. Una circostanza che mi rassicura sulla sostenibilità del mio progetto elettorale».

La cosa peggiore e la cosa migliore della sindacatura uscente?
«La cosa peggiore senz’altro il fatto che, sin dall’inizio, l’attuale sindaco aveva dichiarato che il palazzo comunale sarebbe diventato trasparente e aperto a tutti. Invece, mai come in questi ultimi cinque anni i cittadini di Ragusa hanno avuto difficoltà a rapportarsi con il capo dell’amministrazione, trovando le porte sempre chiuse. Per quanto riguarda la cosa migliore… avete una domanda di riserva?»

In caso di ballottaggio, a chi si guarderebbe per eventuali apparentamenti?
«Ci muoviamo nell’ottica di un’area moderata-progressista. La coerenza è, per noi, un valore irrinunciabile. E abbiamo sempre proceduto lungo questa direzione. Nessuno può dirci niente al riguardo. È ovvio che quando arriveremo al ballottaggio dovremo confrontarci con chi la pensa come noi, anche se resta il rammarico di non avere potuto effettuare le primarie e non certo per nostra responsabilità».

Appunto: la disputa in casa centrosinistra. Non si poteva arrivare uniti all’appuntamento elettorale?
«Abbiamo lavorato per individuare le convergenze. Abbiamo cercato di fare sintesi sin dall’inizio, anche con svariati appelli. Le nostre delegazioni hanno incontrato le parti interessate, ma non è stato mai possibile arrivare a delineare un percorso concreto che portasse alle primarie. L’auspicio era senz’altro di arrivare uniti, ma un matrimonio non si può fare se ci sono resistenze e veti. Il primo turno per le Amministrative sostituirà le primarie».

Per trovare un sindaco di centrosinistra a Ragusa dobbiamo tornare indietro al 2003? Cosa manca alla coalizione per essere accattivante in tema di consensi?
«Oggi alla coalizione non manca nulla. Il processo di coesione si è concluso e la fase del rinnovamento è in corso. La mia candidatura è sostenuta da una colazione ampia che comprende anche i gruppi politici che fanno riferimento a Bonino e a Tabacci. Gli uomini che da sempre hanno impedito progetti unitari sono ormai fuori dal Pd. Con l’onorevole Nello Di Pasquale l’unione è forte, e porteremo avanti tante forze nuove e preparate che lavorano da anni con noi per l’unità. Non a caso abbiamo inserito in squadra l’ultimo sindaco eletto dal centrosinistra, Tonino Solarino, che rappresenta per la nostra città un sistema di valori fondamentali e irrinunciabili. Noi non saremo autoreferenziali perché amiamo lavorare in staff condividendo progetti comuni».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]