Ballottaggio Floridia, Limoli gioca carta apparentamento Scalorino: «Accordi con tutti per togliere maggioranza»

In vista del ballottaggio del prossimo 25 giugno a Floridia, mentre il sindaco uscente Orazio Scalorino ha deciso di affrontare il secondo turno da solo senza apparentamenti, Gianni Limoli si è alleato con Salvatore Burgio, arrivato terzo nella competizione al primo turno. Durante un incontro che si è tenuto, la scorsa settimana, nella sede del comitato elettorale di Limoli «sono state definite le basi costitutive per il collegamento tra le liste delle due coalizioni – si legge nel comunicato – per la realizzazione dell’apparentamento in vista del secondo turno di ballottaggio».

Precedentemente, il sindaco uscente Scalorino e la coalizione che lo sostiene avevano proposto a Limoli che nessuno dei due candidati al ballottaggio si apparentasse con le formazioni politiche rimaste escluse dal secondo turno. Limoli ha però rifiutato la proposta e tirato dritto per la propria strada, tirando nella propria coalizione anche Angelo Carpinteri della lista Noi ci siamo, che al primo turno aveva sostenuto il candidato Giuseppe Bastante. Tale scenario fa sì che qualora Limoli dovesse perdere, essendosi presentato al ballottaggio con una coalizione capace di superare il 50 per cento al primo turno, impedirà a Scalorino di ottenere il premio di maggioranza.

Qualora invece Limoli vincesse, Burgio sarà vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Lavori pubblici, Finanze, Ambiente e territorio. La presidenza del consiglio comunale sarà individuata all’interno del raggruppamento di liste Cambiala e Riparti Floridia legate a Burgio, mentre la vice presidenza del massimo consesso civico spetterà alle liste Floridia Libera, Lista per Floridia e Progresso e civiltà che sostengono Limoli.

Parlando della scelta dell’avversario, Scalorino l’ha definita un «accordo, che vede rientrare dalla porta chi era uscito dalla finestra, un accordo innaturale perché non c’è un comune sentire politico e nemmeno un programma in comune. Non è possibile mettere insieme l’estrema destra e l’estrema sinistra – sostiene il sindaco uscente -. Con questo apparentamento il mio avversario ha escluso dal consiglio comunale i suoi candidati. Tutto ciò – sottolinea Scalorino – per non avere comunque una maggioranza in consiglio comunale. Floridia – conclude – rischia di diventare terra di conquista di tutti i deputati che sostengono il mio avversario e faccio riferimento a personaggi di Rosolini, Priolo e Siracusa che dettano le regole a Floridia. Si rischia davvero di tornare indietro di 20 anni».

Il candidato sindaco per il Movimento 5 stelle Francesco Conti, che aveva superato le 1.600 preferenze a primo turno classificandosi al quarto posto, seguendo le direttive a livello nazionale di Luigi Di Maio, ha deciso di lasciare libertà di coscienza agli elettori.


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