Dentro la Cattedrale la celebrazione del funerale di monsignor Francesco Sgalabro, fuori l’aggressione. E’ questa la cartolina offerta questa mattina da piazza Duomo a Messina dove, sotto gli occhi increduli di numerosi turisti, tre vigili urbani sono stati picchiati da un gruppo di ambulanti che avevano da poco installato le bancarelle in occasione della processione della Vara.

Dopo aver segnalato alcune irregolarità circa la collocazione dei banconi, il capo della sezione Annona della polizia municipale, Biagio Santagati, insieme a due agenti, è stato colpito con calci e pugni dagli inferociti commercianti. La situazione è presto degenerata e per riportare l’ordine è stato necessario l’intervento di una pattuglia dei carabinieri. I tre agenti sono rimasti feriti, uno di loro avrebbe riportato la rottura del setto nasale. Mentre i militari dell’Arma hanno fermato tre persone.

Si tratta della seconda aggressione in pochi giorni ai danni di Santagati. Lo scorso 25 luglio, infatti, il capo della sezione Decoro e due vigili urbani erano stati aggrediti da un uomo durante un controllo in contrada Campanella di Orto Liuzzo, mirato a evitare la cattiva abitudine di alcuni residenti dei comuni della provincia di disfarsi dei rifiuti nel territorio messinese dove ancora non è partita la raccolta differenziata. Richiamato, l’uomo si era scagliato con furia contro i tre rappresentanti dell’ordine, scaraventandoli a terra a più riprese. Una furia terminata soltanto dopo l’arrivo di altre due pattuglie di vigili urbani.

Sulla questione interviene duramente il sindacato Csa con una nota del segretario Pietro Fotia. «Da tempo – spiega il sindacalista – andiamo dicendo che il grado di inciviltà e illegalità che caratterizza ormai la città richiede risposte forti, articolate e straordinarie da parte dell’amministrazione comunale, assolutamente non affrontabili con le poche risorse e i mezzi a disposizione. E questo a salvaguardia dell’incolumità degli agenti e del decoro dell’intera città. Gli agenti sono costantemente sottoposti a turni esasperanti e più volte abbiamo invano richiesto la fornitura di idonei dispositivi individuali di sicurezza».