Medicina a Enna, la battaglia legale va avanti «Miur difende interessi corporativi e baronie»

«Sono mosse per difendere interessi corporativi e della classe medica, per difendere le baronie che hanno sfregiato l’università italiana». L’avvocato Augusto Sinagra non le manda a dire al ministero dell’Istuzione sulla vicenda dei corsi di medicina in lingua rumena a Enna. Il legale difende la Fondazione Prosperpina, promotrice dell’iniziativa, insieme all’università Dunarea de Jos. I due enti hanno incassato una parziale vittoria con la sentenza del Tribunale di Caltanissetta che ha dato il via libera a continuare le lezioni, anche se, a una più attenta lettura, ha posto pesanti dubbi sulla legittimità del progetto.

È lo stesso ministero dell’Istruzione a sottolinearlo in una nota pubblicata sul sito. «Il Miur – si legge – prende favorevolmente atto dell’ordinanza del Tribunale di Caltanissetta depositata il 19 luglio, che ha ritenuto “fondate le doglianze del MIUR per ciò che concerne il profilo del fumus boni iuris” affermando che l’iniziativa relativa alla costituzione di una facoltà di medicina a Enna da parte dell’Università Dunarea de Jos di Galati e della Fondazione Proserpina è in contrasto con l’ordinamento nazionale e comunitario». Quindi il ministero riconosce la sconfitta per quanto riguarda la sospensione immediata delle attività, ma guarda avanti. «Già il giudice di primo grado – continua la nota – aveva affermato la possibilità di un provvedimento successivo del ministero per disconoscere l’efficacia dei titoli di studio. Anche al fine di tutelare la posizione degli stessi studenti frequentanti tali corsi, il Ministero sta quindi valutando ogni possibile ulteriore azione al fine di ricondurre nel più breve tempo possibile questa spiacevole situazione nell’alveo della legalità e di fornire puntuali indicazioni alle Università per confermare la non riconoscibilità del titolo di studio».

Uno scenario che però non sembra spaventare l’avvocato Sinagra, che si dice certo del fatto che il ministero «non inizierà mai un giudizio ordinario, perché non ha cosa chiedere al giudice ordinario». Secondo il legale, infatti, la strategia del ministero è impedire in tutti i modi di arrivare alla proclamazione dei primi laureati, perché in quel caso si troverebbe costretto a riconoscere il titolo. Mentre affinché il Miur apra un procedimento amministrativo, secondo la difesa della fondazione Prosperpina, servirebbe la richiesta di annullare un atto amministrativo, quale la laurea, che al momento non c’è. «Infine – aggiunge Sinagra – il Miur non potrebbe rivolgersi neanche al Tar per chiedere di annullare un atto di un’università straniera».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]