Vittoria, un consigliere neo eletto passa già al Pd Nel 2014 diceva: «Partito che ha portato degrado»

Non ha atteso nemmeno la prima seduta del consiglio comunale del 6 luglio, il neoeletto Giuseppe Nicastro per cambiare gruppo politico e confluire nel Partito Democratico. Una decisione fulminea che ha scatenato polemiche.

Nicastro ha ottenuto, alle elezioni amministrative appena concluse, 475 preferenze, risultando il più votato della Lista Spiga, un movimento che sosteneva Francesco Aiello come candidato sindaco. Nei mesi di campagna elettorale Nicastro ha anche attaccato duramente l’amministrazione uscente del Pd di Giuseppe Nicosia.

Alcuni ricordano ancora la sera del ballottaggio – che ha visto Aiello sconfitto e Moscato trionfare – davanti la sede del comitato elettorale, le lacrime di Nicastro («piangevi come un bambino», scrive su Facebook una sostenitrice). Lunedì notte, a 24 ore dal risultato, era il tempo dei ringraziamenti pubblici. Nicastro postava sul profilo social una foto in compagnia di Aiello e scriveva un sentito ringraziamento: «Essere stato a fianco di un fuoriclasse della politica (NUN CI NE PI NUDDU E LO SANNO TUTTI) come l’on. Francesco Aiello è stata un’esperienza indimenticabile. […] Da Aiello c’è tanto da imparare in quanto risorsa essenziale per la nuova classe dirigente. Caro Professore lei mi ha insegnato che le battaglie continuano, che bisogna andare avanti».

Nonostante la fedeltà dimostrata, il cambio c’è stato. La decisione è stata resa nota attraverso un comunicato del parlamentare regionale Nello Di Pasquale, secondo cui Nicastro «ha valutato di offrire il proprio contributo al Pd riconoscendo come proprio riferimento il sottosegretario Davide Faraone […] e ha maturato la convinzione di dichiarare nel primo consiglio comunale utile l’adesione al gruppo del Pd». La decisione infatti sarebbe maturata dopo un incontro tra Faraone, Di Pasquale e Nicastro, i tre sono ritratti in foto dopo la sigla del patto.

Nicastro e Di Pasquale erano già stati vicini. Quest’ultimo è stato sindaco per dieci anni a Ragusa con il centrodestra, rappresentando il Popolo della Libertà; poi si è trasferito al Megafono prima, accettando la corte di Crocetta che lo ha candidato all’Ars; infine è diventato organico al Pd. Tra un passaggio e l’altro, Di Pasquale fondò il Movimento Territorio, a cui lo stesso Nicastro in un primo momento aderì, diventando responsabile per la città di Vittoria. Il matrimonio politico, durato circa un anno, si ruppe perché, sosteneva Nicastro nel novembre 2014, «abbiamo ritenuto assolutamente impossibile ed impraticabile l’ingresso e l’iscrizione al Pd. Non possiamo fare questa scelta verso una forza politica che si è resa protagonista, a Vittoria, del degrado politico, sociale, culturale della città».

Nicastro inoltre è noto a Vittoria per dei video-denuncia postati su Youtube. Un’attività iniziata più di sei anni fa, con il nickname di PippoPdL. Allora Nicastro preparava la campagna elettorale del 2011, candidato nella lista del PdL a sostegno di Incardona. In quell’occasione raccolse 143 preferenze.

Le reazioni alla scelta di Nicastro sono giunte altrettanto repentine, soprattutto sui social. C’è chi lo definisce «cambiacasacca», chi «traditore», chi fa notare la mancanza di coerenza e il tempismo della scelta. Per alcuni è «bandiera al vento», per altri una «delusione». In molti sostengono che, se avesse dichiarato prima la sua decisione, non avrebbe ottenuto quei voti; alcuni chiedono persino le dimissioni. Nicastro non risponde quasi mai ai commenti e si affida a poche parole: «Se qualcuno pensa che io sia il pupiddu a cui tirare il lazzo si sbaglia di grosso». Contattato da MeridioNews, Nicastro risponde brevemente: «Io e il mio gruppo non accettiamo diktat da nessuno. Le cose stavano diversamente», rinviando ulteriori spiegazioni a un momento successivo. 

Aiello non usa mezze misure riguardo la vicenda, definita un «salto della quaglia». «C’è un limite posto dalla decenza e dalla dignità – afferma sempre sui social – Il resto è solo opportunismo meschino e vergognoso, che vadano a fare quello che vogliono tra di loro, simili». Dove Nicastro andrà, però, non verrà accolto a braccia aperte. Anche il circolo dei Giovani Democratici di Vittoria è intervenuto sulla vicenda, sollevando «il dubbio sull’opportunità politica di una scelta di questo tipo, compiuta da un personaggio distintosi in questi anni solo per un’opposizione sterile e pretestuosa». Nella nota, firmata anche dai due neo consiglieri Mascolino e Siggia, ci si appella al regolamento interno del partito, secondo cui per due anni «sono escluse dalla registrazione nell’anagrafe degli iscritti e nell’albo degli elettori del Pd le persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici». Lo stesso articolo venne citato inutilmente in una vecchia storia: quando Nello Di Pasquale, lo sponsor politico di quest’operazione, chiese formalmente di fare ingresso nel Pd. Tutti sanno come andò a finire.


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